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E Scopelliti attacca il ministro calabrese
07 Apr 2014 08:23

Al presidente del Consiglio dei Ministri va chiesto come mai un sindaco che ha diretto un comune finito in dissesto possa essere nominato ministro della Repubblica, come la signora Lanzetta, mentre io vengo spedito a casa da una legge di evidente incostituzionalità. E Alfano non può girarsi dall’altra parte. E’ una questione che va posta dentro il Governo“. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, intervistato dal direttore di Panorama Giorgio Mulè, al teatro Cilea di Reggio Calabria, dinanzi a centinaia di persone che lo hanno applaudito.

Io non credo – ha ribadito Scopelliti – che un pessimo amministratore locale possa diventare Ministro“. Scopelliti ha comunque sottolineato “la massima solidarietà avuta dai vertici del partito con i quali abbiano deciso che a metà della prossima settimana terremo una manifestazione pubblica a Reggio Calabria dove sarà presente l’intero gruppo dirigente di Ncd“. Sulla sua eventuale candidatura alle elezioni europee, Giuseppe Scopelliti ha detto che “l’intero partito mi ha chiesto di candidarmi perché sono uno dei punti fermi del nostro movimento politico. Ho risposto con sincerità che ho bisogno di riflettere, di riacquistare la serenità che ho umanamente perso. Ad Alfano, in particolare, ho chiesto la massima attenzione per me e per la mia famiglia“. ”E’ un fatto straordinario che Maria Carmela Lanzetta sia stata chiamata a fare il Ministro della Repubblica. Di questo va dato atto al Presidente Renzi, perché l’on. Lanzetta rappresenta proprio quelle donne e quegli uomini delle istituzioni che in Calabria hanno pagato sulla propria pelle, con minacce ed intimidazioni, il loro contrasto alla ‘ndrangheta e all’illegalità”.

Lo ha sostenuto il segretario del Pd della Calabria, Ernesto Magorno. “Scopelliti – aggiunge – prima di fare alcune affermazioni probabilmente dovrebbe aver il buon senso di riflettere un po’ di più. Il governatore faccia del suo futuro quello che meglio desidera ma abbia il garbo di smettere di dare giudizi sugli altri. Nell’immediato, intanto, noi gli rinfreschiamo la memoria e gli chiediamo di fare quello che finora si è dimenticato di fare: protocollare immediatamente le dimissioni e porre fine a questa farsa tragicomica in modo da permettere ai Calabresi di andare,nel mese di giugno, alle urne per ridare un governo legittimato alla Calabria”. ”Mi sembra – afferma Magorno – che Scopelliti in questi giorni parli troppo degli altri, per cercare di distrarre i calabresi da quello che è il vero problema: la ratifica delle sue dimissioni. Per i democratici posso ribadirgli, per l’ennesima volta, che io non mi candido e che il Pd è unito e compatto nel chiedergli di dimettersi, ma che siano dimissioni reali e non ‘virtuali’ come quelle che finora ha solo annunciato. Chi è stato preso in contropiede, caso mai, è il centrodestra che oramai è diviso su tutto e non vuole arrendersi all’evidenza di una maggioranza delegittimata“.


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