“Il progetto Pompei ha anni di ritardi anche nella progettazione. Nel decreto sono previste misure che senza toccare i controlli di trasparenza e legalità acceleri la progettazione anche con l’assunzione di 20 progettisti”.
Così il ministro Dario Franceschini ha illustrato il disegno di legge Cultura approvato in consiglio dei ministri.
Gare più veloci e 20 nuove assunzioni per Pompei. E un commissario in arrivo per la Reggia di Caserta, che il governo vuole restituire interamente e al più presto alla sua funzione museale.
Anche in vista del semestre italiano di presidenza Ue, una parte importante del decreto cultura varato dal governo riguarda proprio i gioielli campani del patrimonio, da tempo sott’occhio dell’Unesco, ma anche di media e opinione pubblica internazionale.
Per Pompei, si sa, uno dei primi problemi è la corsa contro il tempo per i tanti cantieri di restauro da avviare con i 105 milioni di euro cofinanziati dalla Ue. E allora ecco che arriva la possibilità per il direttore generale Gianni Nistri di avvalersi di poteri commissariali per velocizzare le procedure esecutive degli investimenti.
Non solo: sempre per garantire velocità, la soglia per il ricorso alla procedura negoziata viene elevata a 3,5 milioni di euro. E il dg può revocare in qualunque momento il responsabile unico del procedimento per garantire l’accelerazione degli interventi e superare difficoltà operative.
Il responsabile del procedimento potrà svolgere (nei limiti delle proprie competenze professionali) anche le funzioni di progettista o di direttore dei lavori. Una sua attestazione sostituirà la verifica dei progetti.
Per aumentare la marcia vengono semplificate le procedure di governance delle strutture e delle procedure di approvazione del piano strategico. E si assumono 20 nuovi progettisti. Tutte procedure per accelerare “senza toccare i controlli di trasparenza e legalità”, assicura il ministro.
La marcia in avanti riguarda però anche la Grande Reggia di Caserta, dopo l’ennesimo crollo di qualche settimana fa.
Franceschini aveva già anticipato un accordo con la Difesa per liberare la grandissima parte della dimora borbonica occupata dall’Aeronautica, oggi torna sull’argomento e annuncia l’arrivo di un commissario per affrontare la situazione delicata dei tanti altri enti che attualmente hanno i loro uffici nelle sale progettate da Vanvitelli per i sovrani borbonici, oltre all’Aeronautica, la Scuola Superiore di P.A., l’Ept della regione Campania, la polizia di stato a cavallo, i Nas, il rettorato dell’Universita’ di Napoli 2, la pro loco di Caserta.
Il commissario in arrivo sarà consegnatario unico dell’intero complesso con il compito di assicurare la riassegnazione degli spazi entro il 31 dicembre 2014.