E’ morto Franco Fusca. Quando lo chiamavano l’ispettore Fusca mi evocava i racconti di Gogol. Era ispettore della Pubblica Istruzione.
Ma era molto altro Franco. Intellettuale e poeta. Sensibile ai temi sociali. Grande animatore in Calabria e in Italia della discussione sull’Arberia. Ne difendeva cultura, lingua e tradizione. Aveva costruito buoni ponti con Tirana.
Uomo profondo Franco. Coltivava le amicizie culturali con raffinatezza. Mi fece il dono di organizzare due presentazioni del mio libro “Toghe Rosso sangue” molto belle. La mattina in un liceo a Corigliano. E a sera nella sua Spezzano Albanese. La cena fu piacevole perchè con nipoti, amici, commensali le note della chitarra accompagnavano canzoni albanesi e standard italiani.
Facemmo tardi con serena spensieratezza. Ti ricordo vivo Franco abbracciando tuo figlio Johnny Fusca, il tuo amato nipote Emanuele Malilì Armentano, tutti i parenti, i tuoi amici professori e intellettuali.
Ti sia lieve la terra ispettore Fusca. Ciao amico poeta.
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