Come tante città al mondo, anche Buenos Aires ha un monumento in ricordo di Cristoforo Colombo. O meglio, l’aveva: ieri, con un’operazione lampo, una statua nel cuore della città dedicata a ‘Cristobal Colon’ è stata rimossa per ordine del governo peronista della presidente Cristina Fernandez de Kirchner.
Opera dello scultore fiorentino Arnaldo Zocchi, la statua – quasi 40 tonnellate di marmo di Carrara, alta poco più di sei metri – era stata donata all’Argentina il 15 giugno del 1921 dagli italiani approdati sul Rio de la Plata con la grande ondata emigratoria di quegli anni. Da quel giorno, non era mai stata mossa dalla ‘Plaza Colon’, alle spalle della Casa Rosada.
Il governo sostiene che la scultura è in condizioni critiche e richiede quindi un rapido restauro. Ma la comunità italiana, che nelle ultime settimane ha protestato in mille modi, non ci crede, e ritiene anzi che prima o poi ‘Colombo’ sarà portato in un’altra città, a Mar del Plata. Dove, d’altra parte, il navigatore genovese ha già una statua in suo onore.
La Casa Rosada non nasconde d’altra parte di voler sostituire Colombo con Juana Azurduy, eroina dell’indipendenza della Bolivia, molto nota anche in Argentina. Pare infatti sia già pronta una statua dello scultore Andres Zerneri, noto per un monumento sul ‘Che’ Guevara inaugurato qualche anno fa Rosario.
Di certo c’é che ‘l’operazione-rimozione‘ è stata una sorpresa un po’ per tutti, anche perché avvenuta di sabato: giorno scelto – precisa il governo – per non intralciare il traffico della zona, anche se tanti italiani – e non solo – non ci credono e affermano che si sia in realtà trattato di un colpo di mano. Con l’aiuto di un ‘drone‘ (una sorta di piccolo elicottero che ha ripreso l’operazione), due gigantesche gru hanno portato a termine il lavoro in poche ore. Dopo un ‘volo’ di pochi minuti, imbrachettata in più punti, la statua è stata adagiata a terra a pochi metri dal piedistallo, dove si trova ora in attesa di conoscere il suo destino finale.
‘Cristobal Colon’ è stato rimosso ‘senza preavviso, senza permesso, senza spiegazioni‘, sottolineano i giornali dell’opposizione, ricordando che qualche giorno fa la magistratura aveva ordinato il blocco dei lavori delle gru per tre mesi. Il progetto per portare il monumento a Mar del Plata è in realtà da tempo al centro di un braccio di ferro tra il governo e il sindaco di Buenos Aires, il conservatore Mauricio Macri: “Quella di ieri stata una provocazione nei confronti dei cittadini e della giustizia“, afferma il suo braccio destro, Horacio Rodriguez Larreta, ricordando che ad avere competenza in materia sono proprio le autorità cittadine. Contro la Casa Rosada ci sono tra gli altri anche due ong (‘Stop demolizionì e ‘Salviamo le statue‘), le quali esigono “il rispetto della conservazione dei monumenti“.
La polemica é quindi destinata a proseguire. In molti a Buenos Aires si chiedono d’altro lato quale sia la vera ragione della rimozione. Pare che a convincere il governo sia stato il leader ‘bolivariano‘ del Venezuela Hugo Chavez, morto a marzo, che anni fa durante una visita alla Casa Rosada, osservando da una finestra la statua, definì Colombo ‘un genocida‘ simbolo della colonizzazione delle Americhe: interpretazione condivisa da molti argentini, visto che in queste ore la ‘battaglia della statua’ ha infuriato anche su twitter, fra chi è contro il governo (hashtag Colon) e chi é invece lo sostiene (ChauColon).