Frigorifero amico e nemico della salute a tavola. L’elettrodomestico rifugio di cibo, prelibatezze, acqua e drink della nostra dieta può anche essere fonte di problemi di sicurezza alimentare, in casa come nei pubblici esercizi, o di errori che alterano gusto e proprietà di frutta e verdura.
Mettere in frigo ad esempio frutta esotica e gli agrumi può farli diventare amari, mentre il pane diventa raffermo più velocemente con le basse temperature.
A stilare un decalogo di sicurezza nel frigorifero è il ministero della Salute.
Ecco i punti:
- Verifica la temperatura all’interno del frigorifero: deve essere intorno ai 4-5 gradi sulla mensola centrale. E il frigo deve stare lontano da fonti di calore.
- Ogni zona del frigo mantiene temperature diverse. Il punto più freddo, generalmente, è la mensola più bassa, sopra il cassetto delle verdure.
- Non conservare gli alimenti oltre la loro scadenza.
- Ogni alimento ha la sua temperatura di conservazione. Ad esempio carne e pesce devono stare nella parte più fredda, solitamente il comparto inferiore. Il pesce, eviscerato e lavato, va consumato entro 24 ore. La carne va mangiata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo e tacchino, entro tre giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca. La parte centrale è idonea per uova, latticini, dolci a base di creme e panna, e gli alimenti da conservare in frigo “dopo l’apertura “. Mentre le mensole all’interno della porta sono i punti più caldi del frigorifero e sono destinati ai prodotti che necessitano di una leggera refrigerazione (bibite, burro).
- Il frigorifero non è indicato per qualsiasi alimento. Frutta e verdura meglio a temperatura ambiente.
- Non riporre mai in frigo alimenti caldi.
- Occhio alle cross-contaminazioni. Vanno separati gli alimenti crudi dai cotti o pronti.
- I contenitori devono essere puliti e chiusi.
- Pulire regolarmente l’interno del frigorifero.
- Evitare di fare scorte troppo abbondanti. L’aria fredda all’interno deve poter liberamente circolare attorno al cibo.
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