Ventiquattro migranti, accolti nei vari centri di accoglienza straordinaria della Caritas di Palermo, hanno dato vita a una squadra di calcio, la “San Curato d’Ars”, in onore dell’omonima parrocchia di Falsomiele in cui molti di loro sono ospitati. Sono tutti giovanissimi e provengono da Paesi africani diversi: Gambia, Senegal, Ghana, Costa d’Avorio, Mali e Benin.
“Nel villaggio in cui vivevo, giocavamo a calcio per intere giornate – racconta Tamba Jabai, del Mali, nominato dai suoi compagni capitano della squadra – Bastava davvero poco. Non avevamo soldi e così facevamo il pallone con i vestiti“. “Vorrei giocare nel Palermo calcio, una squadra famosa e che mi piace molto” spiega. Come in una vera squadra che si rispetti, i ragazzi si allenano ogni giorno al campo “Eurocalcetto” o al prato del Foro italico. “Voglio fare il calciatore professionista, – racconta Lamin Sawo – così come lo ero nel mio Paese“.
Il giovane in Gambia era un calciatore della Laitr Kunday United, una squadra di serie B, presso cui ha giocato per quattro stagioni consecutive. I volontari si adoperano per organizzare delle amichevoli con squadre locali, come già avvenuto qualche settimana fa a Casteldaccia. “Vista la loro passione – racconta Flavia De Simone, una volontaria Caritas -, stiamo cercando di organizzare delle partite con altri aspiranti calciatori siciliani. L’obiettivo è farli divertire, con il loro hobby preferito, ma soprattutto creare occasioni d’incontro e integrazione nel territorio“.
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