“Con questa trasmissione portiamo avanti l’idea di Giovanni Falcone, secondo cui per combattere la mafia era fondamentale non solo agire, ma anche informare”.
Così il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, ha lanciato, nel corso della presentazione a Viale Mazzini, il programma ‘Diario civile‘, di cui sarà protagonista.
La prima puntata andrà in onda domani su Rai Storia alle 21.15 e sarà dedicata, a 20 anni dall’assassinio di don Diana, al parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra.
“E’ compito ineludibile del magistrato – ha aggiunto Roberti – informare l’opinione pubblica di quello che si fa per combattere la mafia. Tacere, invece, dà forza alla mafia. Questa è un’opera necessaria e credo che la Rai dia il meglio di sé in questo tipo di operazioni”.
Presente anche il dg della Rai, Luigi Gubitosi, che ha spiegato come “ci sarà una serie di iniziative da parte dell’azienda su don Diana, tra cui anche una fiction (Per amore del mio popolo, con Alessandro Preziosi, su Rai1 il 18 e 19 marzo, ndr). Abbiamo un debito di riconoscenza – ha proseguito – verso chi è stato ucciso e chi perpetua questo compito. L’Italia non potrà mai riprendersi se la criminalità non verrà fermata. Il compito della Rai è essere di stimolo per le coscienze civili”.
Il programma, che andrà in onda per 10 puntate, ha come location Castel Capuano, ex palazzo di giustizia di Napoli. “Ho voluto questo luogo come scenario – ha spiegato Roberti – perché è un luogo in cui ho passato oltre 20 anni della mia carriera e al quale sono molto legato. Ero lì nel 1984, quando arrivò una telefonata da parte di Falcone che mi chiedeva informazioni nell’ambito dell’indagine che stava svolgendo e che portò al primo maxi-processo. Allora cominciò un rapporto anche di amicizia interrotto solo il 23 maggio 1992″.
Il direttore di Rai Educational, Silvia Calandrelli, ha spiegato che “il viaggio della Rai continua, portando avanti il progetto di Falcone, il quale capì che l’impegno dei media era decisivo. Sono in programma 10 appuntamenti, ma l’impegno deve proseguire, perché le mafie sono un elemento di freno allo sviluppo del Paese”.
Il programma andrà in onda anche in replica il venerdì alle 22.45 su Rai Storia. Nelle altre puntate si affronteranno anche temi come la battaglia contro il racket, la vita di Carlo Alberto Dalla Chiesa e la storia del giornale L’Ora.
Oltre ad un contributo di Roberto Saviano, saranno riproposte in versione restaurata anche le inchieste di Giuseppe Marrazzo.