In un auditorium deserto a causa delle disposizioni per il contenimento del coronavirus, la serata dei David di Donatello 2020 ha visto come trionfatore il film di Marco Bellocchio, che si è aggiudicato sei statuette compresa quella di miglior film e miglior regista.
Il David di Donatello 2020, uno dei più importanti premi del cinema italiano, a trionfare è Il traditore, l’ultimo film del regista Marco Bellocchio sulla vita del boss mafioso Tommaso Buscetta, che ha vinto i premi più importanti: quello per il miglior film, la migliore regia e la miglior sceneggiatura originale, oltre che quelli per il miglior attore protagonista a Pierfrancesco Favino, per il migliore attore non protagonista a Luigi Lo Cascio e per il miglior montaggio. Tra i film più premiati ci sono anche Pinocchio di Matteo Garrone, che ha ottenuto tutti i principali premi tecnici, e Il primo re di Matteo Rovere. Anche la Puglia partecipa alla kermesse: sul podio come miglior canzone originale vince la statuetta il tarantino Diodato con la canzone «Che vita meravigliosa» colonna sonora del film di Ozpetek la Dea Fortuna. Un’altra vittoria incassata per Diodato dopo quella di Sanremo 2020.
Un’altra vittoria incassata per Diodato dopo quella di Sanremo 2020. E’ lunga la lista di persone che Diodato ringrazia nel suo post sui social network: “Ringrazio Ferzan Ozpetek, non solo per avermi permesso di posare le mie note e le mie parole sulle sue immagini, ma per tutto il suo cinema, per tutta la sua passione, per quel fuoco e quello sguardo sulla vita che da sempre mi ispira”, scrive ancora l’artista che nel 2020 ha vinto il Festival di Sanremo. “Non sai quante volte, Ferzan, sono tornato a casa con i tuoi personaggi, con quelle atmosfere, con quella musica che avevi scelto, non sai quante! Perciò grazie, ancora una volta – continua – Permettimi di ringraziare anche i tuoi splendidi attori, Stefano, Edoardo, Jasmine e tutta quella squadra che mi ha accolto con la tua stessa gentilezza e delicatezza e mi ha fatto sentire subito a casa. Tutto ciò che mi avevi detto si è avverato e alla fine abbiamo vinto davvero”.
“Grazie alla mia famiglia che mi ha regalato questa vita meravigliosa. Grazie di cuore a chi mi ha scelto tra nomi così importanti. Era già un onore stare in questa cinquina. Mi permetto di citare il mio amico Dario che di premi ne merita mille. Grazie a tutti coloro mi hanno permesso di sognare e realizzare questi sogni- conclude – Tanti di loro sono sognatori come me, professionisti appassionati, studiosi innamorati di un lavoro forse meno visibile ma che in realtà rende possibile una cosa magica, l’arte. Questa drammatica situazione deve trasformarsi nella grande rivoluzione civile e sociale che aspettiamo da anni”.