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Dal #Sud a alla #Francia. Una vita salvata con una telefonata
18 Feb 2016 08:25

Le storie di Facebook sono sempre frastagliate. Si va dalla gioia condivisa, all’insulto, alla gloria, alla banalità, all’approfondimento.

E’ tutto somigliante alle strade della vita, con gobbe e discese, falsopiani, declivi e reflui che portano al mare immenso.

Le storie dei social confluiscono a volte nel nulla, a volta mutano in notizie.

Santa Maria Capua Vetere è un paesone in provincia di Caserta di 32.000 abitanti. Con un tribunale famoso per le sue inchieste in prima linea sulla lotta alla camorra, ma sopratutto per essere sede dell’Anfiteatro Campano, opera dell’epoca romana, seconda solo al Colosseo di Roma.

Nella cittadina, un giovane era nella sua casa al computer, in contatto con una ragazza francese.

Questa inizia a minacciare il suicidio ingerendo una ad una delle pillole in chat.

Il giovane viene preso da un sussulto.

Telefona alla Polizia della Questura di Caserta e avverte della circostanza. Ma quali indicazioni dare? Non ne aveva molte.

Prontamente i poliziotti della squadra mobile in sintonia con quelli della polizia postale, si mettono in moto e riescono ad interfacciarsi con il Centro di Cooperazione Interazionale di Polizia, che permettono alla Gendarmerie francese di localizzare la ragazza, in una cittadina alle porte di Parigi.

Quando la trovano, avendo ingerito molti farmaci, viene trasportata all’ospedale per le cure del caso.

Chissà perché quella ragazza ha scelto di mettere in atto in gesto terminale davanti ad una telecamera. Era una richiesta di aiuto?

Da Caserta a Parigi. L’aiuto è arrivato. Ed i media fanno il loro lavoro. Portando alla luce un gesto che per le tante interpretazioni, induce a pensare.

Il mondo con i social diviene piccolo. Ma la morte rimane unica e irreversibile.


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