Un gol straordinario. Un gesto atletico imponente. Poi, lo stadio (avversario) in piedi ad applaudirlo. Due anni fa Cristiano Ronaldo stregava l’Allianz Stadium di Torino. E lo Stadium stregava lui. Tanto da convincerlo, a fine stagione, a lasciare il Real Madrid, fresco di vittoria della Champions League, e approdare alla Juventus.
Due anni fa, il 3 aprile, Cristiano Ronaldo segnava quello che poi è stato votato gol dell’anno sul portale Uefa. A consacrarlo fu proprio l Uefa. Il raddoppio in una partita che vide trionfare i blancos: 3-0. Doppietta di Ronaldo e gol di Marcelo. Poi, il ritorno. Da semplice passeggiata a quasi impresa degli uomini di Allegri, con l’ormai celebre finale convulso, l’espulsione di Buffon, il “bidone della spazzatura al posto del cuore” e una legge implacabile: il rigore realizzato, neanche a dirlo, da CR7.
Resta però la bellezza di quel gol che oggi compie due anni. Una elevazione straordinaria e l’impatto con il pallone in rovesciata a 2,23 metri di altezza. Palla in rete e braccia larghe di avversari e tifosi. Prima di unirle in un lungo applauso.
Da quel momento, la scintilla. L’affetto. L’amore. Cristiano Ronaldo che lascia il Real Madrid e sceglie Torino. Finora Ronaldo ha disputato 75 partite con la Juventus e ha confermato una media gol straordinaria: 53 reti. E un sogno chiamato Champions League.