Un video agghiacciante che racconta di come sia troppo – drammaticamente – facile morire ammazzati in terra di Calabria.
Per mano della ‘ndrangheta. Ad un anno dalle uccisioni di Decollatura (Catanzaro) che hanno visto coinvolti Domenico Mezzatesta, ex vigile urbano (ancora latitante) e il figlio Giovanni, imprenditore, nell’omicidio di Francesco Iannuzzo e Giovanni Vescio, è possibile conoscere il video, registrato grazie alle immagini dalle telecamere di sicurezza, che ha permesso ai carabinieri di ricostruire quanto accaduto all’interno del “Bar del Reventino”.
Le due vittime erano pregiudicati legati alla mafia catanzarese. “Volevano chiedermi un pizzo di 1500 euro” ha scritto poi alla stampa Domenico Mezzatesta (ancora in fuga), attraverso una lettera. Il figlio Giovanni Mezzatesta è stato invece arrestato dai Carabinieri qualche ora dopo il delitto.
Il processo che intanto si sta svolgendo presso il Tribunale di Lamezia Terme, secondo gli inquirenti, metterebbe in luce altri aspetti legati alla relazione che si era instaurata tra le due vittime e il noto imprenditore della zona.
Il 19 gennaio scorso si sarebbero riuniti tutti in quel bar per chiarire, con la famiglia Mezzatesta, il perché di alcuni atti intimidatori accaduti qualche mese prima. Infatti proprio nei pressi dell’abitazione dell’assassino era stato fatto esplodere un ordigno.
C’è da dire, infatti, che la famiglia Mezzatesta era legata al Boss Vincenzo Torcasio (ucciso nella faida della Lamezia di Lucio Musolino), che aveva battezzato la figlia di Domenico.
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