“Nel corso degli ultimi tre anni si è registrato un taglio di oltre il 25% del complessivo stanziamento dei fondi destinati al funzionamento della Dia, passando da 21 milioni di euro agli attuali 15 milioni inficiando, fortemente, anche l’ordinaria attività di istituto“. Lo rileva il segretario nazionale del sindacato di polizia Silp-Cgil, Daniele Tissone.
“La Dia – ricorda Tissone – ha finora contribuito ad incrementare con circa tre miliardi di euro, confiscati solo tra il 2012 e il 2013, il Fondo unico giustizia in cui confluiscono le ricchezze provenienti dalla lotta alla criminalità organizzata, per una quota superiore ad un terzo delle attuali risorse. A questo importante risultato – sottolinea – si contrappone una scarsità di risorse sia in termini di personale che economici. I circa mille operatori attualmente in servizio presso la direzione investigativa antimafia rappresentano già un efficace antidoto nella lotta alla corruzione“. “Investire nella Dia – prosegue il segretario del Silp – può anche rappresentare una forma di contenimento delle spese, poiché la struttura stessa già dispone di un reparto specializzato nelle indagini preventive e sugli appalti, nel quale sarebbe auspicabile che confluissero tutte le forze ad oggi impegnate su tale versante“.