Un laboratorio-percorso teatrale rivolto ai detenuti della sezione maschile della Casa circondariale Borgo S. Nicola di Lecce. Si chiama “Io ci provo” ed è un progetto il cui scopo è quello di valorizzare e incentivare il rapporto tra i singoli e il gruppo, “usando il teatro come mezzo artistico culturale e di formazione per una cittadinanza attiva in grado di mettere in risalto le singole individualità”.
Il laboratorio teatrale condotto da Paola Leone, vice presidente dell’Associazione Factory Compagnia Transadriatica, ha la durata di 12 mesi e ospita, durante il suo svolgimento, i seminari d’approfondimento sui mestieri dello spettacolo. La fase conclusiva prevede anche uno spettacolo aperto al pubblico all’interno del teatro del carcere.
“Io ci provo – hanno riferito i promotori del progetto – è lo spazio ideale per il superamento dei nostri pregiudizi,per la crescita dell’immaginazione che mette al centro del discorso il carcere e le persone che ci vivono. E’ un’occasione per molti dei partecipanti di sperimentare qualcosa di nuovo, è un modo di interrogare il mondo e se stessi per individuare possibili vie di fuga, per potersi guardare “dentro” e vedere il “fuori” da più punti di vista. Nell’arco dei prossimi anni – hanno aggiunto – pensiamo di ristrutturare, gradualmente, il teatro all’interno del carcere, dove operiamo, e di farlo vivere come un vero teatro aperto alla città”.
Tra gli spettacoli già realizzati vanno ricordati:
“Io non sopporto niente e nessuno, nemmeno Spoon River”, tratto da Spoon River di Edgar Lee Masters andato in scena nel marzo del 2012; “Ubu R1E”, tratto da Ubu Re di Alfred Jarry andato in scena nell’aprile del 2013 con tre repliche: una per gli altri ospiti della Casa Circondariale, una per il pubblico esterno e una per gli universitari; “L’ultima cena di Alfredo Traps” tratto dal racconto “La Panne” andato in scena nel maggio 2014 con quattro repliche: una per i detenuti della Casa Circondariale, una per le scuole superiori, una per il pubblico esterno e l’ultima per gli studenti universitari, con un totale di circa 500 spettatori.