I Bronzi non si muovono da Reggio Calabria. Le buone ragioni hanno prevalso. E intendo quelle che sconsigliano il trasferimento, per i danni che potrebbero patire le statue.
Non ci sono mai stati dubbi, su questo. Ma la sorte delle buone ragioni, in un Paese così messo, è di finire calpestate.
Il che non esime nessuno dal fare di tutto perché ciò non avvenga. Insomma, temevo fortemente per le buone ragioni e per i Bronzi.
Onestà mi obbliga a dire che non mi fidavo della Commissione nominata da Franceschini, perché non mi fidavo di Franceschini: mi era parso un po’ tartufesco.
Quindi, riconosco che la Commissione ha lavorato seriamente e Franceschini ne rispetta le conclusioni.
Non dico che, senza la mobilitazione per impedire il viaggio dei Bronzi le cose avrebbero potuto andare diversamente, ma è più che giusta la soddisfazione di chi, per questo, si è mosso, e bene.
Una stretta di mano a Pasquale Amato e tutti gli altri. Un grazie va alla sovrintendente Simonetta Bonomi, che ha ben lavorato, perché i Bronzi avessero adeguata sistemazione. E non solo per questo.
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