Ciro Esposito non è stato ucciso dalla sua passione per il calcio.
Ciro non è stato ucciso perché tifava Napoli.
Ciro è stato assassinato da un volgare balordo.
Ciro non può morire a 27 anni invano.
La famiglia di Ciro è lo specchio dell’animo e dell’anima di quel ragazzo che non c’è più.
Gente civile, perbene, che davanti all’assassinio della persona più cara perdonano e chiedono di onorare Ciro dimostrando civiltà e prodigandosi per la non violenza.