02Caro sindaco #LuigiDeMagistris,
ove mai decidessi di andare a fare una passeggiata (lo fanno anche i turisti, ma non tanti quanto merita il luogo di bellezza incomparabile) su e giù per la Pedamentina di San Martino.
E se ove mai lo decidessi, dovessi vedere lo stesso degrado, la stessa incuria, lo stesso penoso stato di manutenzione di scale che affacciano su uno dei tanti bei panorami di Napoli.
Ecco, ove mai ti venissero gli stessi crampi allo stomaco che sono venuti a me e dovessi arrabbiarti come io mi sono incazzato, ricordati che sei il sindaco di Napoli.
Io mi ricordo di essere orgogliosamente Napoletano tutti i giorni non solo a chiacchiere ma con comportamenti più o meno concludenti. Non solo pagare le tasse, i tributi e bla bla bla ma facendo la persona civile e dunque avendo cura soprattutto dei beni comuni già che si dà per scontato che i cazzi nostri privati siamo capaci tutti di guardarceli.
Ma non volevo farti il pistolotto del bravo napoletano. Uno che fa la persona civile fa un quarto del suo dovere di cittadino avrebbe detto nonna. Volevo solo dirti che se decidi di fare pulizia straordinaria, restituire decoro e dignità ad una scala che risale al XIV secolo, alla sommità della quale trovi la Certosa di San Martino in condizioni pietose, le mura di Castel Sant’Elmo che cadono, uno slargo che è una latrina pubblica e il terrazzo che guarda il Vesuvio usato per il lancio delle bottiglie sotto, io sono il tuo primo volontario.
Mi candido a fare qualunque cosa per far sì che la Pedamentina sia quel che dovrebbe essere: uno sguardo sulla bellezza di Napoli da parte dei turisti che scelgono la nostra città. Dalla Pedamentina, a differenza di altre viste, si può ammirare il centro antico di Napoli e il mare che bagna Napoli.
Sindaco, come hai potuto capire non ho detto “devi fare qualcosa”, ho detto “facimm qualcosa”.
Ah, molte cose dipendono anche dal Soprintendente, purtroppo.