“Un forte danno d’immagine già c’è stato“, ora “i partiti politici devono farsi carico della delicatezza dell’ora. Lo stesso De Magistris dovrà interrogarsi e, qualora capisse che la città non può reggere il peso di andare avanti senza sindaco, farebbe meglio a valutare insieme alla sua maggioranza qual è la soluzione migliore per Napoli“. Lo dice il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, in un’intervista in apertura del Mattino sul caso del sindaco De Magistris. All’amico ed ex collega, Cantone ricorda che “potrà continuare la sua battaglia con i ricorsi. Ma le decisioni dei giudici si rispettano. L’insegnamento arriva da Socrate, che accettò perfino di bere la cicuta malgrado considerasse ingiusta la propria condanna“.
Cantone definisce la legge Severino, che prevede tra l’altro la sospensione per i condannati in primo grado per alcuni reati, “ipergarantista“: “In altri Paesi – osserva – non esisterebbe una norma del genere, perché altrove fanno fede regole etiche non scritte che stabiliscono quando un politico debba restare al suo posto“. Infine conferma il suo no a una candidatura alla guida della Regione Campania: anche la vicenda dell’amico Luigi “mi conferma nella convinzione che politici non ci si inventa“, e poi “in linea di massima i magistrati non hanno dato grande prova di sé in politica, anche perché spesso vengono evocati proprio come degli angeli vendicatori e da loro ci si aspetta molto di più di quanto non si chiede al politico tradizionale“.