Sembra uscita da una epopea di un guru della Silicon Valley la storia di Giuseppe Pinto. Dimenticate software e brevetti, e concentratevi su una cantina di Napoli. È lì che Giuseppe ha imparato il mestiere dal nonno, da lui ha appreso i segreti del lavoro di radiotecnico ed è lì che ha immaginato il suo ON. ON, acronimo che sta per Old e New, è una piattaforma audio che mette insieme più sorgenti e che quindi ti permette di ascoltare il vinile, ma anche la musica riprodotta con lo smartphone. Giuseppe lo ha creato da solo, facendosi aiutare per la parte di design da due ex compagni di scuola, Ettore Ambrosio e Fabio Chianese. A Giuseppe sarebbe piaciuto avere accesso a un finanziamento ma purtroppo gli istituti e le banche a cui si è rivolto glielo hanno sempre negato. Per fortuna non si è arreso e, dopo aver stipulato un prestito personale, è riuscito a presentare a Monaco il suo prodotto. ON è piaciuto tanto, al punto che le richieste hanno messo ancor di più in crisi il povero Giuseppe che da solo non riusciva a evaderle.
La tentazione di abbandonare il progetto
Come ogni epopea che si rispetti, la svolta arriva nel momento più basso: nonostante il successo di pubblico, Giuseppe stava pensando di abbandonare il progetto quando è stato invitato a esporre al CES 2017, la fiera dell’elettronica di consumo di Las Vegas. Lì, Giuseppe è entrato in contatto con i responsabili della McIntosh, azienda americana leader del settore e loro, dopo aver visto ON hanno proposto a Giuseppe un lavoro nella sezione ricerca e sviluppo.
Vedremo ON sul mercato, ma non sappiamo ancora quando. Questa è l’unica cosa che Giuseppe non mi ha voluto dire nell’intervista. Tutto il resto (e anche di più) lo trovate nel file audio che potete ascoltare su radiostartmeup.it.
Foto di copertina, presa qui.
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