Nel 2016 è stato rieletto per la terza volta consecutiva il “Borgo dei Borghi”. Ancora oggi conserva i segni e i simboli dei tanti, tantissimi stili, epoche e popoli che si sono intrecciati in questo paese della provincia di Agrigento.
Oggi il nostro viaggio attraverso i borghi dello Stivale ci porta – come avrete capito – a Sambuca di Sicilia. Il paese della Valle del Belice conta circa seimila abitanti e si trova in una posizione baricentrica tra Palermo, Agrigento e Trapani, a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dal parco archeologico di Selinunte.
La cittadina è stata votata come “Il borgo più bello d’Italia” per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l’armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini, in seguito alla partecipazione al programma di Rai3 Kilimangiaro – Il Borgo dei Borghi.
La sua storia affonda le radici negli anni della dominazione araba. Fonti storiche narrano che a fondarla fu l’emiro saraceno Zabut, che proprio su quella collina decise di costruire il suo castello. Proprio Zabut è l’aggettivo che ha preso nel 1863 per distinguerla dall’omonimo comune toscano.
Della fortezza però oggi non resta quasi traccia, dal momento che proprio lì, su quelle pietre, è stata edificata la maestosa Chiesa Madrice, danneggiata dal terremoto del Belice e che adesso si sta tentando di recuperare. Nello stesso luogo prende vita anche il Belvedere, che domina la campagna circostante.
Non è stato invece toccato dal tempo e dall’uomo il quartiere saraceno, con le sue vie strette, tortuose, arricchite da piccoli cortili e da purrere, le cave sotterranee riportate recentemente alla luce. Non pochi sono anche i privati che hanno deciso di acquistare vecchie case per trasformarle in una sorta di “buen retiro”.
Particolarmente note sono invece le chiese che nel borgo girgentino sono circa una ventina. Alcune sono diventate dei veri e propri musei che conservano opere del Giambecchina e le originali sculture tessili di Sylvie Clavel. Importanti anche i numerosi palazzi storici, il teatro ottocentesco, l’antico acquedotto romano, il museo archeologico di Palazzo Panitteri e la riserva naturale di Monte Genuardo.
Il territorio è inoltre ben noto per la produzione di vini di altissima qualità, ma da non perdere sono anche e Minni di virgini, dolce tipico di Sambuca, composto da pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella. Insomma, un vero piacere per tutti i sensi.
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