Il castello, il fiume, il mare e poco meno di 3 mila abitanti. Posada, il cui nome deriva dal latino “riposare, fermarsi”, è un comune in provincia di Nuoro, in Sardegna, che è stato eletto tra i Borghi più belli d’Italia.
Secondo gli studiosi, la prima presenza di uomini si attesterebbe intorno al Neolitico, ovvero tra il 4500 e il 1800 a.C. Un oggetto che si può considerare certamente parte della storia del borgo sardo è il cosiddetto “Ercole di Posada” rinvenuto agli inizi del secolo XX ed ora conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Ciò che si sa con certezza è che il territorio posadino, incluso nel Giudicato di Gallura, fu conquistato dalla repubblica marinara di Pisa. Fu costruito proprio in quel periodo il castello della Fava che costituì forse il vero e proprio momento di inizio della fortuna di Posada come capitale economica, militare e strategica dell’intera Baronia.
Il borgo ha una bellezza certamente tutta sua per il modo in cui si sposano e intrecciano bellezze architettoniche e natura incontaminata. Il delta del Rio Posada, appendice a valle del Parco Fluviale Regionale di Tepilora, è certamente un vero potpourri di presenze di diverse specie di uccelli.
Tutt’intorno, la vasta pianura, il Castello della Fava e la Chiesa di Sant’Antonio lasciano spazio alla meraviglia di vicoli stretti e colorati e scorci mozzafiato. A farla da padrone è però senza dubbio il Rio Posada, che costituisce la linfa vitale della produzione di ortaggi e frutti di qualità rara e inconfondibile. Piatto tipico di Posada è infine “S’Aranzada”.
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