La terza giornata nazionale dell’orgoglio delle biblioteche, Bibliopride 2014, si svolge il 4 ottobre a Lecce e apre un mese di manifestazioni a tema in tutta la Puglia, dopo le esperienze degli anni scorsi a Napoli e a Firenze.
A organizzarla è l’Aib, Associazione Italiana Biblioteche, col sostegno della regione Puglia e del comune di Lecce, città in corsa per la nomina a Capitale della cultura europea 2019.
La giornata nasce per accendere un faro sulle Biblioteche e sulla figura del bibliotecario, per ribadire la necessità del sistema biblioteche per la crescita culturale, sociale ed economica del paese, per far conoscere il legame sempre più stretto fra biblioteca e cittadini, per esprimere, da parte dei bibliotecari (che non hanno concorsi da metà anni ’80 e oggi il 50% sono sopra i 60 anni), l’amore per la propria professione e chiedere attenzione da parte delle istituzioni e della politica, come ha sottolineato la presidente dell’Aib Enrica Manenti oggi, ospite della Biblioteca di Storia Moderna a Roma.
Un richiamo che diventa grido di allarme in questo periodo di profonda crisi e di cui si fa portavoce il direttore generale per le biblioteche del Mibact Rossana Rummo, evidenziando la emergenza frutto dei gravi tagli finanziari, che hanno prodotto anche una crisi e carenza delle risorse umane (perchè le assunzioni sono praticamente bloccate da metà anni ’80 e il 50% del personale ha più di 60 anni, quindi va in pensione senza che si possano fare nemmeno contratti a termine per inserimenti progressivi), e assieme un pesantissimo fermo o quasi degli acquisti, che sono l’anima della vita di una biblioteca.
A tutto questo si aggiungono programmi di digitalizzazione portati avanti senza un criterio generale, un piano organico e ora, dopo l’abolizione delle provincie, la crisi e il destino delle biblioteche provinciali che lo Stato, davanti a situazioni sempre più allarmanti, cercherà di affrontare, pur non avendo più risorse, almeno per i casi più gravi in quelle Regioni che non hanno forze per farsene carico.
Il Bibliopride ”è nato per portare in piazza questi problemi e chiedere che almeno non si smetta di far funzionare ciò che va bene, come il nostro invidiabile sistema nazionale di biblioteche e quel vanto che è l’Snd, un catalogo, gratuito per gli utenti, che non ha rivali nel resto del mondo, nato da collaborazione e condivisione”, ha aggiunto la Manenti, per la quale ”senza personale e senza acquisti, tanto varrebbe chiudere”.
La scelta della Puglia, quest’anno, è perché è una regione che ha le possibilità di adeguare il suo sistema bibliotecario agli standard necessari, e per richiamare l’attenzione sulla situazione ancor più grave del Meridione.
Due i momenti più rilevanti della giornata leccese del 4 ottobre: un incontro sul valore sociale delle biblioteche con testimonianze di vari uomini di cultura, introdotte da Corrado Augias, testimone ufficiale del Bibliopride 2014; uno spettacolo serale in tre parti, un monologo di Michele Santeramo, una recita-lettura in Braille di poesie di Vittorio Bodini, per il centenario della nascita, e un finale musicale con Nandu Popu dei Sud Sound System e altri artisti salentini.