La Bei sostiene in Basilicata investimenti per 1,3 miliardi. Riconoscendo alla nostra regione autorevolezza e capacità amministrativa.
Si tratta di due prestiti che la Banca europea per gli investimenti ha firmato, mercoledì corso a Roma, per sostenere la lotta al dissesto idrogeologico e l’attuazione del Piano operativo regionale.
La Basilicata è la prima in Italia a mettere in campo un programma così consistente e articolato per arginare gli effetti dei dissesti idrogeologici. Programma che ammonta a 500 milioni nei prossimi anni, sostenuto dalla Bei per il 50% e una linea di credito complessiva di 250 milioni, in massima parte (223 milioni) perfezionata già oggi.
La durata del prestito è di 25 anni e i fondi saranno destinati per la prevenzione e messa in sicurezza di tutto il territorio lucano e per far fronte ai potenziali effetti dei cambiamenti climatici.
Nei prossimi giorni, in una pagina web dedicata, forniremo tutti i dettagli di questa storica intesa.
Sul Por Basilicata, che ammonta a circa 800 milioni, cofinanziati da più soggetti, la Bei coprirà proprio il fabbisogno finanziario della regione Basilicata, pari a 120 milioni. Quota interamente perfezionata già oggi.
Gli investimenti riguarderanno una pluralità di settori: ricerca e sviluppo, agenda digitale, competitività, energia e mobilità urbana, protezione ambientale, trasporti e infrastrutture, educazione, assistenza tecnica.
Si tratta di un’intesa che apre grandi opportunità dando una immediata boccata di ossigeno al sistema economico della nostra regione. Inoltre ci consentirà di procedere speditamente negli investimenti previsti dalla nuova programmazione comunitaria migliorando la qualità e l’efficacia della spesa.
Ecco le foto della firma storica con cui la BEI sostiene in Basilicata investimenti per 1,3 miliardi. Mercoledì scorso a Roma, con Dario Scannapieco, Vice Presidente della Banca Europea degli Investimenti, ho firmato un’intesa storica che ci consentirà, attraverso due prestiti, di sostenere la lotta al dissesto idrogeologico e di attuare il Piano Operativo Regionale, sostenendo trasporti e infrastrutture, ricerca e sviluppo, agenda digitale, competitività, energia e mobilità urbana, protezione ambientale, educazione.