Attenzione a come si carica la batteria del proprio iPhone e a quale caricabatteria si usa: il melafonino, infatti, potrebbe subire una vera e propria infusione di virus tramite caricabatterie opportunamente modificato dagli hacker. Lo dimostreranno, con tanto di prototipo, tre ricercatori del Georgia Institute of Technology in occasione della prossima conferenza sulla sicurezza informatica Black Hat di luglio.
I tre, come si legge sull’anticipazione dei progetti che prendono parte alla conferenza, hanno realizzato un prototipo di caricabatterie soprannominato ‘Mactans’, con pochi mezzi e facilmente riproducibile da qualunque malintenzionato, in grado di ‘infettare’ con un virus malevolo (malware) in un solo minuto e semplicemente collegandolo alla corrente, come di solito si fa quando la batteria è scarica, un iPhone dotato dell’ultima versione del sistema operativo iOS di Apple.
Un’operazione, spiegano i ricercatori, con la quale potenzialmente si possono ‘infettare’ tutti gli utenti, non solo quelli di iPhone che hanno subito ‘jailbreak’, cioé la procedura che permette di installare sullo smartphone meccanismi di distribuzione di app, alternativi a quello ufficiale dell’App Store.
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