L’artigianato è da sempre considerata un’attività relegata ad un ambito geografico locale, gestita da piccoli artigiani/artisti che vendono il loro prodotto ad una platea ridotta e tramite canali quali mercatini, piccoli negozi, ecc.
Negli ultimi anni si è creato un mercato globale. Grazie ad internet, oggi è possibile per chiunque diffondere la propria voce (ed il proprio lavoro) in tempi e costi molto ridotti. L’esempio più significativo è Etsy (http://www.etsy.com/): il più importante marketplace digitale internet di artigiani. Chiunque può registrarsi su Etsy, aprire un negozio ed esporre le proprie creazioni. Ogni prodotto è corredato da foto e da una descrizione, che evidenzia, tra l’altro, i materiali utilizzati ed il processo di produzione.
Nel caso venga effettuata una vendita, Etsy trattiene una percentuale (3,5%). Il pagamento viene gestito dalla piattaforma tecnologia, mentre la logistica (impacchettamento, invio, ecc.) è a carico del venditore. I numeri che evidenziano il grandissimo successo di Etsy li trovate al seguente link: http://next-source.net/it/il-mercato-artigianale-piu-grande-al-mondo-e-sul-web/.
Nonostante il grande successo, qualcuno potrebbe affermare che si tratta essenzialmente di un ebay dell’artigianato. In realtà è molto di più, tant’è che sulla home page del sito si dice chiaramente che Etsy è una vera e propria community di artisti, creatori, collezionisti, pensatori e realizzatori.
Il senso di community è molto sentito tra gli utenti, che vedono Etsy come un’opportunità di:
- Salvaguardia e rivalutazione dell’antico mestiere dell’artigianato. Si pensi ad esempio alla bellezza ed unicità dell’artigianato italiano.
- Creazione di lavoro per tante persone, che ormai vivono solo degli introiti generati sulla piattaforma.
- Valorizzazione di professionisti in paesi con economia in fase di sviluppo.
- Sviluppo economico sostenibile basato sulla delocalizzazione.
- Valorizzazione della creatività e del senso artistico di amatori, che si dilettano nell’artigianato come hobby.
La possibilità di creare oggetti localmente e venderli globalmente da parte dei privati è destinata a cambiare in modo permanente l’economia del prossimo futuro, specie se si considera la la rivoluzione della stampa 3D.
Infine c’è un anche qualcosa del nostro amato Paese in Etsy, non solo nel numero di artigiani che si sono registrati, ma anche nel nome. Il fondatore del sito, Rob Kalin, ha ideato il nome Etsy ispirandosi al film di Fellini “8 e mezzo”. Kalin afferma, infatti, che nel film si diceva spesso “e sì”. Il suono gli piaceva ed aveva un messaggio affermativo positivo.
Sarebbe interessante valutare la presenza e la forza dell’artigianato italiano sulla piattaforma. Analisi che ci riserviamo di fare a breve, in considerazione del fatto che da sempre l’artigianato del nostro Paese eccelle per design e qualità dei prodotti.
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