Le organizzazioni culturali italiane ripartono pensando fuori dagli schemi e spostando gli eventi all’aria aperta. Una soluzione obbligatoria a causa dei cambiamenti che hanno coinvolto la nostra nazione.
Il settore culturale italiano è stato particolarmente colpito da questi cambiamenti, che ha sconvolto i piani di molti festival e ha visto l’annullamento di concerti e mostre pianificate da tempo su e giù per il Paese.
Tuttavia, oltre ad essere ricca di cultura, l’Italia ha la fortuna di essere rinomata per la sua ingegnosità. La scorsa estate queste due qualità si sono unite per rispettare i vincoli su incontri e spazi aperti.
In tutta Italia, artisti e organizzazioni artistiche si sono mossi all’esterno, organizzando eventi culturali all’aperto, impegnandosi in un’azione di distanziamento e recuperando quella che altrimenti sarebbe stata un’estate perduta.
Vediamo qualcosa sul mondo degli eventi, su come sono cambiati.
Opera all’aria aperta
Per fare un esempio, il teatro dell’opera di Roma, da sempre è noto per pensare in grande. La scorsa estate ha potuto mettere in scena opere e spettacoli riparata da alte mura e dotata di sedili distanziati, incorniciando un palcoscenico il cui sfondo è l’antico tracciato delle carrozze da corsa e il Palatino.
Oltre a questo, a Roma, l’accademia Nazionale di S. Cecilia ha festeggiato a luglio i 250 anni di Beethoven, con Antonio Pappano alla guida dell’orchestra nella cavea all’aperto dell’Auditorium Parco della Musica.
Sempre a Roma, i musicisti classici dell’orchestra Roma Tre si sono esibiti dalle vetrine del teatro Argentina, riempiendo di musica le rovine archeologiche sottostanti e deliziando i passanti ogni sabato sera di luglio.
Se non avete mai provato l’opera all’aria aperta, si tratta di un’esperienza unica, capace di unire cultura e natura, creando un miscuglio veramente unico e consigliato. In piazza si sono anche organizzati giochi, partite a scacchi o eventi di società e rifacendosi ai grandi classici, come il monopoly dal vivo ora molto popolare in Italia e come sempre uno dei giochi più giocati, sia online che di persona.
Parliamo invece del cinema
Il cinema della capitale ha, anch’esso, avuto modo di essere messo in scena all’esterno. Quando il festival Cinema in Piazza ha aperto in controtendenza, a Trastevere il 3 luglio, il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha dato il suo sostegno con un’apparizione a sorpresa.
Legato al mondo del cinema, da ovvie connessioni, c’è quello dell’arte. Questo, per poter accogliere persone, ha limitato il numero dei visitatori alle fasce orarie e all’apertura tardiva.
Non è comunque una novità quello del cinema all’aperto, un fenomeno che, da diversi anni, riempie le piazze Italiane di persone e rumore.
Non solo Roma, ma tutta Italia
A Firenze, Piazza Pitti e Piazza S. Annunziata, sono state esposte 100 feroci sculture di lupi dell’artista cinese Liu Ruowang, in occasione del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina.
Andando più a nord, ovvero a Milano, alla Scala di Milano, la quale ha riaperto a giugno – a un pubblico molto ridotto – per una serie di concerti prima di chiudere nuovamente fino alla sua riapertura ufficiale alla fine di questo mese, con la forte possibilità che alcune produzioni future si svolgano all’aperto.
Milano è stata una delle città che ha saputo rispondere meglio a queste nuove regole, mettendo in campo un sistema di leggi che si sono facilmente adatte ai cittadini ed al loro nuovo stile di vita. Tutto sommato, nel capoluogo lombardo, la vita è sembrata scorrere in modo normale, senza troppi capogiri o cambiamenti.
Dopotutto, l’abituarsi ad un nuovo insieme di regole, è una cosa che possono fare tutti; tutto sta alla cultura dei singoli ed alla capacità di adattarsi. Sicuramente, in futuro, nel caso in cui venissero messe nuove limitazioni e/o regole da seguire, sarà decisamente più semplice per le persone seguirle e adattarsi.
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