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Annalisa, lo scudo umano della #camorra che rivive tramite i libri
19 Feb 2016 08:25

Annalisa Durante è ormai un simbolo di Napoli, come lo è don Puglisi per Palermo.

Due vittima della criminalità organizzata, che in un caso si chiama camorra, in un altro mafia.

Ma entrambe le morti hanno fatto da spartiacque. Come un vecchio film, che cambia repentinamente scena ed inizia a parlare di speranza.

Annalisa Durante fu vittima di una morte assurda, che la fece diventare scudo umano in un conflitto a fuoco tra suoi coetanei.

Sgomento rabbia e ribellione, seguirono un gesto che fece percepire a tutti, come i propri figli non potevano più vivere nelle strade di Napoli, se qualcosa non cambiava.

Napoli è ancora vittima di più faide. Tra l’altro i protagonisti sono dei giovani, a volte minorenni. Ma la ribellione civile è un seme coltivato.

E ogni anno si ricorda Annalisa, per rinnovare tale “ribellione” e per ricordare una ragazza meravigliosa.

Ovvero ciò che è emerso dal candore delle frasi del suo diario. Frasi citate e ripetute in manifestazioni, in cui si ha bisogno di ricordare cosa può procurare l’orrore della violenza.

Annalisa il 19 febbraio di quest’anno avrebbe compiuto ventisei anni.

Ed in tale occasione è stato organizzata la seconda edizione di “Un libro per Annalisa“, a cura di Studenti Contro la Camorra.

Si tratta di una raccolta in tutta Napoli e oltre, di un libro da donare alla biblioteca “Annalisa Durante”, gestita dal padre della vittima. Una biblioteca che permette di leggere libri o prenderne in prestito qualcuno, e rappresentare un luogo di legalità per i ragazzi di un quartiere difficile come Forcella.

Chi vuole partecipare alla raccolta, può inviare un libro alla sede della biblioteca.

Anche la Regione Campania ha voluto aderire all’iniziativa.

Il governatore De Luca ha scritto al padre della ragazza e al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, per annunciare la donazione di 210 libri, ricevuti a titolo gratuito dalla Regione.


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