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Andria è la capitale mondiale dell’olio biologico

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Con 425 oli provenienti da 17 Paesi di tutto il Mondo (Albania, Arabia Saudita, Argentina, Cile, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Libano, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, Usa, e naturalmente Italia), Andria torna a essere la Capitale mondiale dell’olio biologico. Parte oggi il XIX Premio Biol, la tradizionale kermesse concorsuale che, sino al 21 marzo, porrà a confronto i migliori extravergini biologici, provenienti  dai vari continenti: quest’anno  con oltre 70 prodotti in più rispetto alla scorsa edizione, il Biol diventa il concorso olivicolo – e non solo nel biologico – più grande al mondo.

La Giuria internazionale,  coordinata dal capo panel Giorgio Cardone e formata da 27 esperti (tutti assaggiatori, e molti di fatto anche importanti operatori e stakeholders, provenienti da varie regioni italiane e da Paesi europei, asiatici e Usa), assegnerà il Premio Biol al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione, più vari riconoscimenti territoriali – come le Medaglie Extra Gold, Gold e Silver, e un premio al miglior olio da coratina – e tematici, tra cui il BiolKids. Una specifica giuria di esperti di comunicazione e consumo assegnerà poi ilBiolPack” per il packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara.

Un prestigioso panel internazionale di assaggiatori d’olio, la tradizionale mostra internazionale degli extravergini, un convegno sulle prospettive olivicole, un gran finale con Castel del Monte invaso da 600 bambini prima immersi in laboratori sull’ecosostenibilità saranno i principali contenuti della nuova edizione, organizzata dal CiBi e promossa da Regione Puglia – Area Politiche per lo sviluppo rurale, Camera di Commercio di Bari e Città di Andria.

Ma quali sono i dati del settore olivicolo pugliese? Stando alle ultime rilevazioni, risalenti al 31 dicembre 2013, se gli operatori biologici italiani sono circa 50mila, quelli pugliesi sono 6.624, il 70 per cento dei quali opera nel settore olivicolo. Dei quasi 165mila ettari di oliveti biologici in Itala, circa 55mila (ossia il 15 per cento degli oliveti pugliesi in generale) si estendono in Puglia, facendone la prima regione olivicola bio in Italia (superata la Calabria). In generale, la Puglia (dati Sinab e progetto Biologicopuglia) ha il 31 per cento della superficie agricola regionale coltivata secondo il metodo di produzione biologica (pari a 180.911 ettari). La superficie bio-olivicola regionale produce (stime Biol) 20mila tonnellate di olio biologico, per 70 milioni di euro in valore commerciale: circa 20 milioni in più rispetto a quanto ricaverebbero gli operatori se non lavorassero in regime biologico, ma convenzionale.

Si parte  dunque oggi, alle 10, nell’Oratorio Salesiani, con l’insediamento della Giuria Internazionale e la cerimonia d’apertura della manifestazione e della Mostra degli Oli Biol. Giovedì 20, prosecuzione dei lavori del panel e, alle 17 al Chiostro San Francesco, convegno su “Olio di Oliva Biologico tra Produzione e Mercato”. Venerdì 21, dalle ore 9 a Castel del Monte, manifestazione finale BiolKids, con stand e laboratori sostenibili per 600 alunni delle scuole primarie (in parallelo l’incontro fra la Giuria BiolKids e la Giuria internazionale). A seguire, alle 11.30, proclamazione dei vincitori Biol 2014. Ogni sera, inoltre, “Biol Officina” con incontri pubblici, laboratori di videoarte, BiolBar e concerti gratuiti (per il programma generale clicca qui). Il Premio Biol è patrocinato da Provincia Bat, Ifoam, AgroBioMediterraneo, e si svolge in collaborazione con Associazione BiolItalia, Gal – Le Città di Castel del Monte, Consorzio Puglia Natura, Lilt e Axiom Group.

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Redazione