Siamo abituati a pensare al Meridione d’Italia come a un luogo collinare che, scendendo verso la Sicilia, gradatamente acquisisce le sembianze di un posto caldo.
E, infatti, spesso vediamo sulle spiagge dell’isola che tanto piacque a Federico II fare il bagno anche d’inverno.
Difficilmente, quindi, viene da associare al Sud i paesaggi della steppa siberiana, con i laghi ghiacciati dove è d’uopo fare un buco, per la pesca.
Eppure, vi è un lago meridionale che ha il “vizio” di ghiacciarsi.
Se andiamo a spulciare su internet, lo troveremo in foto e filmati in cui le prove sono “inoppugnabili”.
Parliamo del lago di Arvo, situato in provincia di Cosenza.
Si tratta di un bacino di circa nove chilometri di lunghezza, situato a 1278 metri di altezza, nel cuore dell’altopiano della Sila.
La sua storia è particolare, perché lago artificiale. Esso fu costruito tra il 1927 ed il 1932, anno in cui venne inaugurato insieme alla sua diga, dai principi di Savoia: Umberto e Maria Josè.
Nelle sue acque vivono anguille, persici, carpe, ma lo spettacolo è quello offerto dal Gabbiano reale che risale dal mare per sorvolarlo.
Il lago di Arvo, come dicevamo, spesso si ghiaccia, considerata la sua altura, e lo spettacolo che offre è da paesaggi che si trovano in altre latitudini.
In questi giorni polari, il ghiaccio lo ha completamente ricoperto, per via dei – 13° che hanno interessato la Sila.
Se vogliamo andare sulla metafora: Arvo ha gonfiato ulteriormente i suoi muscoli cristallini per regalare una cartolina ha chi ha avuto modo di vederlo.