Dalla Puglia alla tavola della Casa Bianca. E’ la parabola del Primitivo prodotto nella zona di Gioia del Colle: 720 casse da sei bottiglie l’una sono infatti state spedite negli Stati Uniti. Direzione: la residenza del Presidente americano, Donald Trump (che non lo gusterà personalmente in quanto astemio).
Il mittente sarà firmato ‘Tenute Chiaromonte’, azienda agricola con sede ad Acquaviva delle Fonti. E la richiesta di oltre 4mila bottiglie, ha emozionato e non poco il patron Nicola Chiaromonte: “Ho rischiato un coccolone, ma è stato un attimo, poi ci ho brindato su”.
Brinderanno al Sud Italia anche nelle stanze della White House, dando ulteriore lustro al vino made in Puglia. “E’ il premio a quanto abbiamo realizzato negli scorsi anni in Puglia, quando abbiamo scelto di scommettere sul recupero e sulla valorizzazione dei nostri vitigni e sulla vinificazione di qualità”. Così il senatore Dario Stefàno, capogruppo in Commissione Agricoltura al Senato e già Assessore alle Risorse Agroalimentari della Puglia, ha commentato la notizia dell’ordine ricevuto dallo staff di Trump.
“Già nel 2009 abbiamo indicato la prospettiva del Primitivo di qualità e, ancora oggi, ricordo con piacere che in tanti, allora, mi davano del “pazzo”. Oggi con questo vino, e grazie all’ottimo lavoro dei produttori, scaliamo le vette nel mondo, conquistiamo importanti riconoscimenti e siamo arrivati a raggiungere luoghi e palati impensabili. Un plauso a Tenute Chiaromonte e un invito – conclude Stefàno – a tutti i produttori a continuare su questa strada: se anche Washington compra centinaia di casse del nostro vino vuol dire che siamo su quella giusta, la più identitaria e perciò meno imitabile”.