Una storia a lieto fine quella di cinque bambini arrivati in Italia dal Congo Brazzaville per essere adottati. Una sorta di odissea causata dalla pandemia da Covid-19 che ha impedito che i piccoli venissero accolti dalle loro famiglie nonostante un iter adottivo conclusosi positivamente da tempo. I cinque bambini, rimasti bloccati nei Paesi di origine a causa della pandemia, sono finalmente arrivati il 9 agosto alle 4:50 del mattino all’aeroporto di Roma-Fiumicino. Merito del Gruppo di Volontariato “Solidarietà” Onlus (con sede a Potenza) che ha proseguito nel suo percorso di impegno in questi mesi funestati dal coronavirus con l’obiettivo di superare tutti gli ostacoli al ricongiungimento genitori-figli. Ad accogliere i piccoli in aeroporto c’era il presidente del GVS, don Francesco Corbo. E c’è grande soddisfazione tra i responsabili della Onlus per il risultato raggiunto. Il merito, spiegano, “è dovuto alla collaborazione e al contributo di diversi soggetti, proprio come un coro all’unisono. Innanzitutto alla disponibilità del referente del GVS nella Repubblica del Congo, padre DESSINGA Giscard Kevin, che ha accettato di accompagnare i bambini, pur consapevole dell’obbligo di quarantena in Italia. Va riconosciuta, inoltre, la grande sensibilità dell’ambasciatore d’Italia in Congo Brazzaville, Stefano DE LEO. Sensibilità che, coniugata con autorevolezza e competenza, ha agevolato necessari passaggi istituzionali all’estero. Sempre nello Stato straniero – aggiungono – bisogna rendere un grazie particolare al Ministero degli Affari sociali, dell’azione umanitaria e della solidarietà che ha autorizzato l’operazione rientro-minori”. A coordinare e portare a sintesi tutta l’azione è stato il lavoro vigile ed attento della Commissione Italiana per le Adozioni Internazionali che ha anche guidato e diretto, momento per momento, ogni passo del GVS. Una vicenda che si è conclusa con il primo emozionante abbraccio tra i cinque piccoli e i loro genitori adottivi.