Avrebbe ammesso ai carabinieri di essersi allontanata volontariamente da casa e di aver simulato il suo rapimento la studentessa di 14 anni scomparsa in Puglia a Lucera nel primo pomeriggio di giovedì scorso, 9 maggio, e ritrovata dopo 24 ore nel box annesso alla sua abitazione, seduta ad una sedia con mani e piedi legati.
Sarebbe questo – a quanto si apprende – l’esito dell’audizione a cui è stata sottoposta la ragazzina di origine colombiana, adottata da una famiglia di Lucera nel 2008 insieme alla sorellina più piccola.
La minorenne è stata ascoltata dai militari dell’Arma alla presenza di una psicologa e dall’audizione sono emersi elementi dai quali sarebbe confermata la simulazione del rapimento.
Alla base del gesto ci sarebbero incomprensioni tra la ragazzina e la mamma adottiva.
Secondo quanto è stato possibile accertare, la studentessa si è allontanata da casa nel primo pomeriggio di giovedì, prima che rincasassero i genitori adottivi. Dopo aver girovagato per la città, ha trascorso la notte in un luogo nei pressi della propria abitazione.
Andata poi nel box, si è legata le mani e i piedi, senza che nessuno l’abbia aiutata.
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