Pinocchio è un cittadino barese. Nella sala giunta di Palazzo di Città del capoluogo di regione pugliese, infatti, alla presenza del sindaco Antonio Decaro e del presidente della commissione Culture Giuseppe Cascella, l’attore e regista Vito Signorile ha conferito la cittadinanza onoraria della città di Bari a Pinocchio, il celebre burattino nato dalla fantasia di Carlo Collodi.
Dopo il Piccolo Principe, anche Pinocchio parlerà in barese. Il classico della letteratura italiana per bambini rivivrà nelle parole tradotte nel nostro dialetto da Signorile, riconosciuto cultore della baresità.
“Ringrazio sinceramente il sindaco e il presidente Cascella – ha sottolineato Vito Signorile – perché hanno dedicato parte del proprio tempo e impegno ad un’iniziativa che, in definitiva, è anzitutto un gioco. La cittadinanza attribuita a Pinocchio va oltre la semplice traduzione della sua favola in dialetto barese perché io, come attore, intendevo rendere ‘barese’ questo personaggio, trasformando le vicende, i luoghi e le situazioni vissute in Toscana in un patrimonio barese. Mentre lavoravo a questo progetto, ho maturato la convinzione che questo fantastico personaggio, simbolo della menzogna, in fondo non chiede altro che di diventare un bambino come gli altri. E il pensiero in questo caso va al grande senso di accoglienza di San Nicola e del popolo barese nella sua generosità”.
“Con immenso piacere – ha evidenziato il sindaco Decaro – ho autorizzato Vito Signorile a consegnare questa onorificenza a Pinocchio, e sono contento che accada in questo giorno particolare, perché poco fa abbiamo presentato il calendario delle iniziative natalizie promosse dall’amministrazione comunale, interamente dedicato ai bambini della nostra città. La nostra attenzione nei confronti dei più piccoli si concretizza in iniziative quali il Villaggio di Babbo Natale, dove si potranno consegnare le letterine a lui indirizzate, o il Bari Social Christmas, uno spazio in piazza del Ferrarese dove tutti i giorni, fino all’Epifania, i bambini e le bambine saranno coinvolti in laboratori, attività ludiche e potranno assistere a film e spettacoli. Pinocchio, a mio parere, rappresenta il più importante romanzo di tutti i tempi dedicato ai bambini: il naso che si allunga, Geppetto, Mangiafuoco, il Grillo parlante, la Fatina sono personaggi e simboli senza tempo, entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo”.
A circa 140 anni dalla sua scrittura, si celebra così il libro nato dalla fantasia di Carlo Lorenzini, in arte Collodi. “Un testo tradotto in circa 240 lingue – ha concluso Giuseppe Cascella -, persino Tolstoj si cimentò nella traduzione. Mancava appunto una versione in dialetto barese. Un Pinocchio che, in questa versione, è raffigurato come un bambino dal carattere buono. Pinocchio, come tutte le fiabe, proietta il lettore verso un mondo immaginario, ma l’opera di Signorile rende il famoso burattino quanto mai reale e attuale. L’amministrazione, quindi, vista la notorietà planetaria di Pinocchio e il messaggio universale che racchiude in sé, ha ritenuto opportuno insignire il singolare burattino/bambino della cittadinanza onoraria barese”.