Secondo la Cgia di Mestre, Bari, insieme a Roma, Bologna e Milano, ha un regime fiscale insostenibile. Tra i più alti del Paese. Le tasse dei contribuenti servirebbero per qualificare i servizi. Per aumentare la qualità della vita.
A Bari, purtroppo, il rapporto sembra, invece, inversamente proporzionale. Più si paga e peggio si vive.
Di chi è la colpa? Non voglio fare il bastian contrario per forza, o sollevare le Amministrazioni dalla loro (ir)responsabilità, ma prima di tutto per cambiare in meglio le cose dobbiamo vedere a casa nostra. L’evasione fiscale è, con la corruzione, tra i mali più odiosi in Italia. Se tutti pagassimo le tasse, infatti, tanto per iniziare, i bilanci comunali sarebbero sicuramente più solidi.
Il Comune, da parte sua, deve cambiare passo. Meno marketing e meno propaganda. Più politica e più risposte. Oggi i Comuni Italiani, vittime per la spending review di tagli statali anche del 40%, sprecano decine di milioni di euro per la spesa corrente e, per esempio, per il conferimento in discarica dei rifiuti.
Se il Sindaco Antonio Decaro, sostenuto da un ottimo assessore all’ambiente quale Pietro Petruzzelli, avesse coraggio e volesse davvero dare un futuro a questa città, applicando – come dice – soluzioni trasparenti e innovative, dovrebbe dettare e non subire l’indirizzo politico: via subito i cassonetti tradizionali da tutte le strade; raccolta differenziata porta a porta spinta in tutta la città; campagne permanenti di informazione e di sensibilizzazione a cominciare dalle scuole per finire a commercianti, imprenditori e ristoratori; sanzioni dure a chi non collabora; rimozione dal ruolo di tutti quei dirigenti pubblici che remano contro; attivazione di centri di raccolta e di riciclo per i materiali differenziati (che produrrebbero posti di lavoro e ricchezza); introduzione della tariffazione puntuale in ragione dell’attuale Tari (ex Tarsu) cosi da far pagare ai cittadini esattamente per la quantità di rifiuti prodotta.
In questo modo il Comune di Bari, esattamente come fa quello di Milano che con oltre un milione di abitanti ha superato la soglia del 50% di differenziata, risparmierebbe milioni di euro per il conferimento in discarica e potrebbe investire questa quota in altri servizi.
Basta con questa politica che vive di ricatti, di omissioni, di complicità, di meschinità. O si governa – dando una dignità alla città – o si va a casa.
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