Chiedo agli italiani di andare a votare il 17 aprile per il Referendum. È la prima volta nella storia della Repubblica Italiana che nove Regioni chiedono un Referendum. Innanzitutto andate a votare, poi se possibile, votate SI per l’abrogazione della norma dello Sblocca Italia che consente ai petrolieri di sfruttare i giacimenti senza limite e senza controlli.
Noi invece vorremmo che la fase finale dello sfruttamento dei pozzi petroliferi sia controllata, come previsto dalla legge precedentemente in vigore, la n. 9/91, una legge che non aveva mai fatto licenziare nessuno, non aveva mai creato nessun problema, e peraltro consentiva alle Regioni di poter dire almeno una parola al Governo sulle modalità attraverso le quali si deve decidere se un pozzo deve proseguire la sua vita o deve essere chiuso. Niente di drammatico, nessuna bugia, nessun licenziamento. Solo la richiesta di tornare alla precedente legge.
Questo referendum consente finalmente agli italiani di informarsi sulle politiche energetiche del Paese. Ho l’impressione che il Governo avrebbe voluto invece un bel silenzio tombale. Il referendum è un luogo nel quale si può anche preparare una nuova legge, non rappresenta una sentenza capitale, ma è il prodromo del futuro di questo Paese che certamente non potrà realizzarsi senza democrazia e senza partecipazione.
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