Una metropolitana leggera che unisca Sicilia e Calabria e che consenta di raggiungere una regione o l’altra in soli 15 minuti. Il progetto porta la firma dell’ingegnere siciliano Achille Baratta e la collaborazione del progettista strutturale bolognese Massimo Majowiecki, ed è stato presentato a maggio a Milano.
Proprio così. Si continua a parlare di un ponte tra l’Isola e il resto dello Stivale. Proprio il 28 maggio scorso era stato inaugurato il viadotto che ideologicamente rende più vicine Sicilia e Calabria. Un viadotto energetico, targato Sorgente-Rizziconi, realizzato da Terna tra Calabria e Sicilia e considerato una delle infrastrutture più importanti del Paese. E proprio in quell’occasione, il premier Renzi aveva sottolineato che invece il tanto discusso “ponte sullo Stretto non era una priorità”.
La proposta Baratta-Majowiecki è invece quella di costruire una vera metropolitana a 70 metri sopra il livello del mare, che da Messina porterebbe in Calabria in soltanto un quarto d’ora. Un tipo di trasporto su fune che potrebbe costituire una soluzione utile anche dal punto di vista turistico oltre che da quello economico. Il progetto potrebbe, infatti, essere considerato un degno sostituto del ponte, dai costi ben più elevati (un decimo di quanto servirebbe per l’altro progetto).
Un sistema già collaudato in Svizzera nel 1974 e che era stato reso operativo per sei mesi anche a Mannheim, in Germania, dove ha trasportato 2,2 milioni di persone. Il collegamento sarebbe reso possibile attraverso l’utilizzo dei piloni abbandonati dall’elettrodo dell’Enel. Una spesa di 850 milioni che promette di incrementare anche il flusso dei turisti.
Voi che ne pensate?