“Si scrive sblocca-Italia, si legge sblocca-Sud“. E’ il commento del governatore del Veneto, Luca Zaia, sul decreto varato dal Governo. Per l’amministratore leghista “ci vuole in bel coraggio a definire, come fanno gli esponenti locali del partito del premier, un successo per il Veneto i provvedimenti varati ieri sera dal Governo“. “All’Alta Velocità ferroviaria Milano-Venezia – osserva Zaia – si preferisce la Napoli-Bari; dell’ ammodernamento delle reti regionali delle Fs del Nord-Est (che portano ogni giorno milioni di pendolari nelle fabbriche che reggono il Pil nel Paese) non si trova traccia. Però si aprono i cantieri della Palermo-Catania-Messina, mentre i tanto decantati investimenti per l’aeroporto Marco Polo altro non sono che soldi dei privati che il Governo si rivende come suoi“.
Il presidente veneto prosegue dunque nell’elenco delle ‘mancanze’ a suo avviso nel decreto: “nel settore stradale la defiscalizzazione della Orte-Mestre pareva essere un fatto già acquisito, non si capisce quali strumenti si intendono attuare per il completamento della terza corsia della Mestre-Trieste, la Valdastico è desaparecida perché, si dice, è già interamente finanziata. Sempre dai privati, ci permettiamo di obiettare“. “Carbone per i veneti – prosegue in metafora Zaia -, un ricco Babbo Natale invece per regioni dove bisognerebbe arrivare con le forbici di Cottarelli invece che con il sacco dei regali“. “Questo – conclude – ci rende sempre più convinti a procedere con forza sulla strada tracciata dalle due leggi regionali sull’ autonomia e l’indipendenza. Se c’è qualcuno che non è d’accordo con questa lettura del provvedimento si faccia avanti e ci dica dove sbagliamo, perché onestamente noi troviamo soltanto deludenti risposte alle esigenze di un territorio che resta la locomotiva d’Italia, una delle poche zone che anche grazie all’export e al valore dei suoi imprenditori non è ancora in deflazione“.
Lascia un commento