Non ci sarà alcuna ‘crescita’ perché la moneta euro è stata strutturalmente costruita per impedirla.

Lo scopo assorbente dei Trattati è “dichiaratamente” impedire l’inflazione.

Dove c’è crescita, c’è necessariamente inflazione.

Il modo per impedire l’inflazione è frenare la crescita, centellinarla, consentirla al minimo possibile; mentre i salari si riducono, le imprese falliscono o licenziano.

Da qui la crisi economica.

Riporto l’articolo 2 del Trattato di Lisbona ed attenti al maiuscolo (mio):

<<L’Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo SOSTENIBILE dell’Europa, basato su una crescita economica EQUILIBRATA e sulla STABILITA’ DEI PREZZI, su un’economia sociale di mercato FORTEMENTE COMPETITIVA, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente>>.

Attenzione: lo sviluppo deve essere “sostenibile”, “equilibrato”: cioè, tale da garantire la “stabilità dei prezzi“, vero obiettivo del Trattato.

Il resto (occupazione e salari) va in secondo piano.

Non solo: l’economia deve essere “fortemente competitiva“; cioè, non dobbiamo collaborare armonicamente, bensì cercare di sopraffarci vicendevolmente, con le esportazioni: con politiche (lo vediamo tutti i giorni) che spingono dal lato dell’offerta: prezzi bassi (cioè, salari bassi), condizioni di lavoro sempre peggiori, incentivi (=indebitamenti).

La domanda (cioè, i nostri redditi) quella no: deve restare ferma al limite basso: per combattere l’inflazione.

Ai valori dell’Uomo e della Solidarietà della nostra Costituzione, si sono sostituiti i valori del Denaro e della Competizione.