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Vi spiego perché il taglio del cuneo fiscale non creerà nuovi posti di lavoro
28 Apr 2014 07:30

Allora, innanzitutto capiamo che cos’è il Cuneo Fiscale.

Il costo del lavoro è dato dalla Retribuzione e dagli Oneri (tasse, previdenza …).

Dunque, Costo Lavoro=Retribuzione+Oneri

Ora (la faccio breve) il Cuneo Fiscale sono … gli Oneri.

Si dice: se diminuiamo (o eliminiamo) gli Oneri (tasse e previdenza), le imprese spendono meno e i lavoratori guadagnano di più; le imprese possono fare prezzi competitivi e i lavoratori (con i famosi 80 E. al mese in più) acquistare di più… (magari!) Sembra perfetto.

Eppure, quello che ’fa piacere’ a qualcuno di noi nel breve periodo (si dice: Microeconomia), può essere un male per tutti, compresi i primi, nel lungo periodo (si dice: Macroeconomia).

Qual è il punto? Semplice: il taglio del Cuneo Fiscale deve essere finanziato. Non è un investimento ‘allo scoperto’. Cioè, i soldi -che lo Stato fa risparmiare all’impresa e dà ai lavoratori- vanno presi da QUALCHE ALTRA PARTE. Da dove? Dai TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA.

Ora, la spesa pubblica primaria (piaccia, o no), diventa REDDITO DI TUTTI. Se lo Stato assume un medico in più, dà uno stipendio. E con quello stipendio il medico va a fare spesa presso le imprese…

Se lo Stato garantisce la Sanità Pubblica, il mio reddito, non intaccato dalla spesa privata per curarmi, è PIU’ ALTO e posso spenderlo presso le imprese…

Se, invece, lo Stato TAGLIA LA SPESA PUBBLICA primaria per finanziare il Cuneo Fiscale… RIDUCE necessariamente anche i redditi: il medico che non c’è la spesa in più presso l’impresa NON la farà.

Il paziente, che dovrà impegnare denaro per pagarsi la sanità privata, avrà meno denaro per le spese personali e NON farà spesa presso l’impresa. Conclusione: l’impresa non venderà di più: l‘aumento di domanda (ammesso ci sia) conseguente agli 80 € in più in busta paga (ammesso siano 80) sarà bilanciato dalla DIMINUZIONE di domanda conseguente ai tagli.

E l‘impresa, poiché non venderà neppure “UN” prodotto in più, NON ASSUMERA’ PROPRIO NESSUNO. E non solo. L’aumento (minimo) di domanda italiana derivante dagli 80 euro in più (forse e non a tutti), sarà rivolta all’ESTERO: perché i beni tedeschi sono più convenienti GRAZIE ALL’EURO (che FISSA i cambi).

Ciò provocherà una ulteriore emorragia di denaro italiano, aggravando il dissesto della bilancia commerciale con l’estero ed ulteriore indebitamento PRIVATO (altro che debito pubblico!).

Conclusione: l’economia italiana non farà un solo passo in avanti e ce ne accorgeremo tutti entro pochi mesi.


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