L’umanità ci dovrebbe tenere uniti contro paura, violenza e guerra. Questo è quello che accade all’hotspot di Trapani, dove ci sono persone che lavorano giorno e notte, mettendoci cuore e anima, per assistere i migranti in arrivo.
Gli hotspot funzionano, non sono un’altra delle invenzioni di Bruxelles. Con il 99,8% delle richieste d’asilo prese in carico, le persone che raggiungono le nostre coste hanno la possibilità di condurre una vita normale.
Ma la nostra attenzione dovrebbe essere rivolta a tutti quei bambini che arrivano senza genitori: c’è bisogno di modificare la legislazione europea per riconoscere loro in modo automatico lo status di rifugiati e garantire il diritto all’istruzione.
Complimenti al prefetto Leopoldo Falco e al Commissario Francesco Palermo Patera per l’ottimo lavoro svolto.
Un ringraziamento speciale a Pamela Orrù, Salvo Andò e Francesco Barbalace per aver reso possibile questa visita.