Da una programmazione calata dall’alto all’ascolto dei territori e dei cittadini. Accade in Abruzzo, con riferimento alle nuove iniziative sostenute dal Fondo Sociale Europeo.
La Regione ha avviato un’interessante sperimentazione, con pochi precedenti in Italia e in particolare nel Centro-Sud, che consente a cittadini, imprese, associazioni, professionisti, portatori di interessi, a chiunque sia interessato, di partecipare concretamente alla programmazione degli interventi di politica attiva del lavoro e di inclusione sociale.
Fino al 30 settembre, sul nuovo portale della Regione www.abruzzolavoro.eu, è attiva la sezione “FSE, dicci la Tua”, con la quale tutti possono contribuire “a scrivere il futuro del FSE in Abruzzo”. Riempiendo una semplice form, si entra in contatto con la Regione, proponendo la propria idea e offrendo un contributo attivo alla costruzione del Piano Pluriennale di Attuazione 2014-2015-2016 del Fondo Sociale Europeo in Abruzzo, che può contare su 47,3 milioni di euro.
Chi avrà proposto alla Regione le idee più interessanti e cantierabili sarà contattato via mail e invitato a fornire un contributo più approfondito. Diventerà così un co-progettista, collaborando con il team di lavoro della Regione e consentendo la raccolta di elementi più specifici, utili alla stesura del Piano Pluriennale d’Attuazione ed eventualmente di Avvisi pubblici per la selezione degli interventi da realizzare. Il Piano sarà redatto dalla Regione entro il 2015, ma alcuni interventi possono essere avviati già nel corso dell’anno.
Il POR FSE Abruzzo 2014-2020 è sostenuto da poco più di 142,5 milioni di euro. Il primo obiettivo che deve perseguire è promuovere politiche per l’occupazione di alcuni gruppi target: inoccupati e disoccupati (con particolare riguardo a quelli di lunga durata), soggetti svantaggiati, giovani, donne, over 55, lavoratori in cassa integrazione e mobilità. Sono previsti anche interventi rivolti alla modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi per il lavoro pubblici e privati. Altro obiettivo di primaria importanza è la promozione dell’inclusione sociale (Asse 2), principalmente attraverso politiche di inclusione attiva. La Regione deve contribuire alla creazione di mercati del lavoro realmente inclusivi, in favore di persone in condizione di povertà o di estrema marginalizzazione sociale.
Nel POR Abruzzo sono affrontate anche le politiche regionali dell’istruzione e della formazione professionale (Asse 3). Devono essere avviati interventi in favore di laureati specializzati, dottori di ricerca e ricercatori, giovani (occupati, disoccupati inoccupati), studenti di istituti universitari, parauniversitari e post universitari, lavoratori, imprenditori.
Il Fondo Sociale Europeo permette anche di sviluppare le condizioni per migliorare la performance della pubblica amministrazione (Asse 4) nel suo complesso. In questo caso, le azioni sono indirizzate al personale della PA, a Organismi di formazione e Istituzioni scolastiche autonome; alle Università e Fondazioni ITS; alle Imprese, ai Servizi sociali e socio-sanitari, al partenariato economico e sociale.
Lascia un commento