Pronunciare il ‘sì’ in Sicilia. E trascorrere nell’isola il “giorno più bello”. É il progetto “Palermo wedding destination”, promosso dalla locale Confcommmercio, in collaborazione con la società Allumeuse Communication, partner specializzato nel turismo matrimoniale e nella formazione degli operatori di settore.
L’obiettivo è semplice: attrarre coppie straniere che stanno per sposarsi. E spingerle a celebrare la cerimonia a Palermo. Per farlo, sono previsti corsi di formazione per “Wedding Planner” e “Wedding destination management” che hanno, infatti, lo scopo di mettere a disposizione degli operatori territoriali il migliore livello di competenza reperibile sul mercato al fine di promuovere un territorio come Palermo naturalmente vocato alla realizzazione di eventi ma ancor oggi poco riconoscibile per la promozione, progettazione e gestione di un segmento turistico come quello matrimoniale.
“Siamo passati dall’essere città della mafia a essere città della cultura – ha detto il sindaco Leoluca Orlando -. E questo conferma come Palermo sia diventata un luogo attraente a livello internazionale per le sue bellezze, ma impone allo stesso tempo una modifica in termini di qualità e professionalità dell’offerta turistica”.
E la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, ha ribadito: “Noi non dobbiamo imparare a fare matrimoni qualsiasi, dobbiamo saper preparare matrimoni palermitani ‘Made in Palermo’ in cui il ‘mood’ Palermo è esattamente quello che si respira e si vive dall’inizio alla fine, i colori, i sapori, le tradizioni, la nostra cultura. Dobbiamo saper organizzare il matrimonio di lusso a Palermo e puntiamo a creare una sorta di Wedding Event Commission, con la creazione di un “Albo fornitori”, selezionati sulla base di determinati requisiti o che si sono preparati e formati nel frattempo in tal senso. Se anche avessimo già la richiesta di Palermo per tanti matrimoni di lusso al momento non saremmo preparati. La Sicilia – ha concluso Di Dio – è destinata ad aumentare come richiesta e Palermo può offrire tanto, quindi non stiamo con le mani in mano e facciamoci trovare preparati garantendo professionalità ed efficienza su tutti i fronti”.
Nel 2017 i matrimoni di stranieri in Italia sono stati 7.147 e hanno generato un fatturato complessivo di 385 milioni e 830mila euro, il 2,3% in più rispetto all’anno prima. Positive le attese per il 2018, che prevedono un aumento del 6,8% del numero di matrimoni, per un totale stimato di 7.633 celebrazioni su tutto il territorio italiano.