Il giorno in cui il calcio al Nord raggiunse buoni risultati e popolarità, anche il Sud volle provarci.
Siamo nel 1921, il gap con le squadre settentrionali era imbarazzante, così venne costituita la Lega Sud, ovvero l’insieme delle squadre più titolate meridionali, che si sfidavano, per poi mandare la vincente, a farsi bersagliare di goal dalla collega del Nord.
Tale partita era chiamata in maniera roboante ed esagerata : finalissima scudetto.
La Lega Sud ebbe sede a Roma, poi trasferita a Napoli. Durò dal 1921 al 1926. Cioè fino a quando non si ebbe un riordino del
campionato di calcio nazionale. Esso prese luogo in tal senso: le migliori tre squadre del Meridione, furono annesse alle migliori diciassette formazioni del Nord.
Esse furono: l’Alba Roma, l’Internaples ( che dal 1926 divenne l’attuale Napoli Calcio) e la Fortitudo.
Tale campionato fu chiamato Divisione Nazionale.
Questa riorganizzazione fu voluta dalle autorità fasciste, che imposero fusioni forzate per creare squadre del Sud all’altezza di competere con il livello nazionale.
Al Sud, vennero poi creati dei campionati cadetti. Una sorta di serie B.
Ma torniamo alla gloriosa Lega Sud. Con essa le società meridionali più forti, si riunirono, organizzarono e mandarono a discutere con la FIGC tal cavaler Tonetti.
Nella Lega furono ammesse anche squadre di Puglia, Sicilia e Marche, aggregate alle campane e alle laziali, che la facevano da padrone.
In seno alla Lega Sud, come da copione dalle nostre parti, nacquero una serie infinita di discussioni campanilistiche su come dividere i campionati interregionali. Nello stesso periodo al Nord si organizzava un girone unico.
Siamo nel 1926 e nel Sud prevalse la società Alba, che travolse l’Internaples 6 a 1 all’andata e pareggio per 1 ad 1 al ritorno.
Ma all’Alba toccò sfidare la vincente del Nord, la famigerata Juventus. I bianconeri seppellirono di goal l’ Alba. Amen.
Il calcio al Sud crebbe nel tempo. Conosciamo il fervore con cui le città meridionali seguono le loro squadre. Il tifo di cui gode il calcio Napoli è conosciuto in tutto il mondo. E fu proprio il Napoli ad organizzarsi con l’acquisto di campioni di valore internazionale, di cui Attila Sallustro fu l’emblema.
Oriundo, Sallustro fu eccelso attaccante e divenne un divo, che solo Maradona eguagliò e scalzò.
Ma bisogna attendere gli anni Trenta per vedere una certa competizione con le squadre del Nord. Da allora in poi, il calcio meridionale raggiunse uno standard considerevole, che dopo circa sessant’anni lo ha portato a divenire una fabbrica strutturale di talenti.
Non esiste vicoletto o strada in cui i bambini, correndo dietro una palla, non sognano di diventare Maradona. Ed il campionato italiano di serie A è pieno di valenti campioni delle nostre contrade.
Ma tutto iniziò con quella confusionaria “Lega Sud”.
Ci fu una Lega Nord, che venne poi, per occuparsi di secessione.
Altri intenti, altra storia.