Finalmente in Puglia, i cittadini potranno usufruire, oltre che del diritto al voto, anche del diritto alla partecipazione. Lo sancisce il disegno di legge approvato in Giunta che abbiamo presentato venerdì 5 agosto 2016 alla stampa.
La legge sulla partecipazione è uno degli obiettivi previsti dal programma di questo governo che ha visto coinvolti oltre 3mila cittadini pugliesi: è una legge dunque scritta e voluta dai pugliesi proprio con un processo partecipativo. Si tratta di una normativa raffinata e complessa, una sperimentazione che, unica in Italia, potrà anche essere fonte di ispirazione per il futuro del paese: 19 articoli per promuovere la partecipazione istituzionale, per prendere decisioni pubbliche giuste, anche quelle più complesse, consapevoli del fatto che la partecipazione sblocca la decisioni.
Da oggi dunque i pugliesi potranno non solo scrivere i programmi delle personalità che poi eleggono ma una volta eletto un presidente o un sindaco, potranno sorvegliare che il programma di governo corrisponda alle loro esigenze. Questa legge consentirà a sindacati, partiti politici ma anche a singoli cittadini, ad associazioni, scuole e università o a chiunque ne abbia voglia, di portare le proprie idee non in modo populista e urlato ma in modo ragionato e approfondito anche utilizzando una piattaforma web nella quale la Regione non solo fornisce documenti ma anche spiegazioni, conducendo i cittadini a una analisi ragionata della politica.
Questa è una legge che, nel nostro auspicio, tenta di supplire alle difficoltà che i partiti politici hanno nel gestire il rapporto con le persone, i soggetti portatori di interesse, le associazione, i gruppi. E’ una legge molto completa che consentirà a ciascuno di pretendere il rispetto di un diritto alla partecipazione informato proprio attraverso la piattaforma web.
Finalmente la politica rientra o può rientrare nella vita dei pugliesi non necessariamente attraverso i partiti o i movimenti ma attraverso la legge sulla partecipazione.
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