Vedo che a Napoli oggi si parla molto di Giletti.
Io a malapena so chi sia.
Peggio per voi che lo seguite così in tanti.
Non ho visto, ovviamente, la famigerata trasmissione dove avrebbe parlato male di Napoli.
Ma vedo ogni giorno Napoli, splendida nel panorama, ricchissima nella storia, umiliata nella cultura, lercia nel degrado, violenta nel corpo a corpo, stuprata dall’incivilità di tanti e rovinata dall’insipienza di una classe dirigente che si offende esattamente perché fetente.
Antonio Menna
Antonio Menna è nato a Potenza ma vive a Napoli da bambino. Laureato in Scienze politiche, ha cominciato a collaborare con i giornali a 18 anni e non ha più smesso. E' iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 1991. Collaboratore del quotidiano Il Mattino, suoi articoli sono apparsi su testate nazionali e locali, tra cui Il Manifesto, Liberazione, la Tribuna, i settimanali Vita e Avvenimenti, il mensile La Voce della Campania, il sito web Fanpage. Si occupa anche di uffici stampa, social media e comunicazione sul web. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, Cocaina & Cioccolato (Cicorivolta edizioni), seguito nel 2009 da Baciami molto (Cicorivolta edizioni), nel 2012 da Se Steve Jobs fosse nato a Napoli (Sperling & Kupfer), nel 2013 da Tre terroni a zonzo (Sperling & Kupfer). Ha vinto il premio letterario Elsa Morante – Nisida, nel 2012, e il premio giornalistico Francesco Landolfo, nel 2013. Ha un blog molto seguito (www.antoniomenna.com).
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