“Il Sud deve pensarsi come una macroregione. Il Masterplan per il Mezzogiorno può rappresentare una grande opportunità di sviluppo per il Sud, a patto che riesca ad individuare un modello di sviluppo forte e condiviso.”
Lo ha detto Giovanni Procacci, consigliere del governatore pugliese, Michele Emiliano, intervenendo a Foggia ad un convegno promosso dalle associazioni Lavoro&Welfare e Capitanata Futura sul nuovo strumento introdotto dal Governo per rilanciare l’intervento pubblico nel Mezzogiorno.
“Per fare in modo che il Masterplan possa essere il risultato di un processo condiviso ed una discussione approfondita – ha aggiunto Procacci –, è necessario più che mai rilanciare la partecipazione dei meridionali, e ragionare coralmente. Per questo la Puglia non condivide il metodo bilaterale previsto dalle linee guida del Masterplan (patti tra il governo e ciascuna regione o area metropolitana, n.d.r.). Proporremo da parte nostra che il confronto avvenga tra il Governo e tutte le regioni meridionali.”
I lavoro del convegno sono stati conclusi dal segretario generale di Lavoro&Welfare, Giovanni Battafarano: “In sette anni di crisi, il Sud è andato indietro, il Masterplan può essere un buon inizio per affrontare in modo nuovo e più incisivo la questione meridionale, ma dobbiamo costruirlo insieme, rilanciando il ruolo dell’intervento pubblico, avendo il coraggio di dire una volta per tutte che è lo Stato che innova e che può innescare il cambiamento.”
Secondo Battafarano, il successo del Masterplan passa per il coinvolgimento dei territori e delle forze sociali: “È possibile e necessaria una nuova stagione della concertazione.” Anche per l’esponente di Lavoro&Welfare, c’è bisogno di una visione unitaria del Sud: “un territorio è forte quando è coeso, se viene meno lo sguardo d’assieme, non si va avanti. Il Sud può tornare ad essere protagonista del suo destino, se ritrova coesione.”