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NewBookClub, a Palermo un laboratorio di scrittura libero e on the road
10 Nov 2016 23:30

Flussi di coscienza, parole scritte prima sul cuore e poi su agende, fogli o quaderni improvvisati in svariati angoli di Palermo.

Da piazza Pretoria, dove trionfa la splendida “Fontana della Vergogna” all’Angoletto di via Divisi, nota anche come via dei Biciclettai, passando per le scale del maestoso Teatro Massimo, piazza Sant’Anna e Villa Giulia, che Goethe definì “il più meraviglioso angolo della Terra”.

E’ nato quattro anni fa da un’idea di Alessio Castiglione “NewBookClub”, un vero laboratorio di scrittura che si configura più come un progetto sociale aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare e sperimentarsi, all’insegna della convivialità e dell’interculturalità.

Il laboratorio ha visto i suoi albori quattro anni fa, all’interno del Centro Tau, un luogo di incontro nato nel 1988 con l’obiettivo di migliorare la vita dei ragazzi del territorio Cipressi, Ingastone e Danisinni grazie ad attività di accoglienza e di sostegno per le famiglie. Il 21 dicembre del 1990, su iniziativa dei volontari del Centro di Solidarietà TAU, viene costituita l’Associazione “Inventare Insieme” con l’intento di creare i presupposti per una “rinascita sociale” del territorio della Zisa.

Ma non solo. Nel maggio 2014 il Centro TAU diventa Punto Luce di Save The Children per combattere la povertà educativa nelle zone svantaggiate della città. Il Centro TAU è una “casa di tutti”, nessuno è ospite, tutto è fruibile rispettandolo. E’ pensato e strutturato per essere un luogo di aggregazione e socialità.

“Il Newbookclub – raccontano – è nato come nascono gli alberi nei terreni dove non era stato piantato niente, accanto alle case per fare ombra e dare protezione, anche ossigeno. E’ un’attività, un laboratorio, un club. Il Newbookclub è tante cose, tutte insieme e tutte belle. E’ libero, perché naturale. E’ un progetto nato da una mente giovane che aveva voglia di attirare a sé una passione che potesse diventare comune e non solo solistica come siamo abituati a concepirla: la scrittura come mezzo per creare comunità e inclusività”.

Partecipare è semplice. Per farlo non occorre essere grandi conoscitori della lingua italiana, basta esserci e provarci. Ci si incontra per scrivere, ispirati dal momento, dall’ambiente circostante, dalle persone attorno e dalla musica di sottofondo. Si scrive per circa un’ora: il tempo di un racconto, una pagina o due. Infine, si legge agli altri, compagni di viaggio, la propria produzione. Nel momento delle letture tutti si ascoltano a vicenda, questo perché l’ascolto del prossimo è uno dei momenti più importanti e profondi del Newbookclub. Ascoltando si entra in contatto con chi ci sta intorno, e questo è uno dei punti cardini del #NBC: il contatto.

Il prossimo appuntamento, per l’occasione chiamato “Newbookclub on the Theater”, avrà uno sfondo d’eccezione. “Dopo aver scritto sulle scale del Teatro Massimo – dicono gli organizzatori -, adesso fa freddo e vogliamo entrare. E fu così che, sotto gentile concessione, scriveremo in uno dei café più belli di Palermo”. Giovani e meno giovani si riuniranno infatti mercoledì 16 novembre alle 17 presso il Caffè del Teatro Massimo.


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