Le ideazioni hanno in sé un fascino di narrazione, seguono infatti itinerari speciali che mescolano sempre l’incontro tra sogno/desiderio, concretezza e persone che danno loro vita in un mix equilibrato e vincente.
Questa la formula a grandi linee del Women’s Fiction Festival di Matera, nato dall’idea di fare cultura in maniera coinvolgente, propositiva e pratica di Elisabetta Jennings, Maria Paola Romeo, Mariateresa Cascino tutte con importanti esperienze nel campo letterario ad ampio raggio e la partecipazione di Giovanni Moliterni (Libreria dell’Arco di Matera).
A sostenere l’input iniziale, la volontà di intrecciare nel territorio la proposta di unire scrittura – lettura e quindi libri e lettori – d’altra parte un libro diventa davvero tale nel momento in cui riceve il battesimo della lettura – e ancora scrittori e libri. Il Festival Internazionale di narrativa femminile ha saputo dare anima a ideazioni originali quale la Borsa del libro che prevede incontri diretti tra scrittori e rappresentanti di note e affermate Case editrici oltre alla possibilità di presentare libri (attività che continua nel corso dell’anno), di immergersi nell’alone “geo-emozionale” della città di Matera e dei suoi Sassi alla scoperta di terre di specifica bellezza anche per il tramite di libri e di scrittori. Molteplici le proposte collaterali e a corollario del WFF che, giunto alla tredicesima edizione, riconferma la sua anima di fondo anche nella frase di Stéfane Mallarmé scelta per questa edizione 2017 “Il mondo è fatto per finire in un bel libro” che a sua volta rimanda alla parola creativa di quest’anno EQUI-LIBRI.