Se non fu un disegno poco ci mancò. Di sicuro gli anni d’egemonia berlusco-leghista su questo tema andarono a segno.
Mentre sul Nord gli investimenti per la rete ferroviaria furono notevoli, al Mezzogiorno vennero destinate solo le briciole.
Per questo nei tre anni da Assessore ai Trasporti, una delle mie fisime sono stati gli aeroporti. Bisognava colmare il gap.
E allora più rotte e più compagnie, a cominciare dalle low-cost.
Ma anche la necessità d’inserire i voli in un circuito intermodale dei trasporti.
Proprio come in ogni altra realtà che si rispetti. Dove, per prendere un aereo, l’auto è l’ultima delle scelte.
La linea che collega l’aeroporto di Palese con Bari, Barletta e tanti altri comuni, l’abbiamo inaugurata esattamente un anno fa.
In questo tempo ci hanno viaggiato 240mila persone, impiegandoci 14 minuti per arrivare a Bari Centrale e spendendo 5 euro, quando tra Termini e Fiumicino se ne pagano 14 e di minuti se ne impiegano 32.
Per alcuni era una scommessa. Se questa è stata, oggi possiamo dire che l’abbiamo vinta.
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