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L’appello del segretario di Stato Vaticano: “i giovani restino nella loro terra”
14 Ott 2015 08:41

Il cardinale Pietro Parolin stamani presso il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, dove ha lanciato un messaggio di speranza ai ragazzi che hanno il coraggio di rimanere dove sono nati anziché emigrare. A seguire, l’alto prelato si è recato a Campobasso, dove ha ricordato la storica visita di Papa Francesco.

CASTELPETROSO. Dopo la visita del Santo Padre dell’anno scorso, oggi in Molise è giunto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin. Un’occasione per ridare speranza ai giovani e agli abitanti di un territorio a rischio spopolamento a causa della pressante crisi economica che ha messo in ginocchio l’intera Regione. “Dopo quella di Papa Francesco – ha sottolineato monsignor Bregantini – un’altra visita che ci fa rivivere quei momenti, che riempie di gioia e inorgoglisce il Molise”.

Il cardinale si è prima fermato al santuario di Castelpetroso per omaggiare la statua dell’Addolorata, da dove ha voluto sottolineare l’importanza e il coraggio delle nuove generazioni. Giovani che non abbandonano la propria terra d’origine, anzi, per amore restano garantendo uno sviluppo e una crescita futura, proprio come Bibiana e Serafina, le due pastorelle a cui apparì la Madonna.

“Sono qui per pregare la Madonna, apparsa a Bibiana e Serafina, mentre erano intente nel lavoro nei campi, pascolando le pecore. Queste due ragazze sono l’icona di tanti giovani che restano attaccati alla loro terra, il Molise, con la vocazione di custodire il territorio e il creato. Dal labirinto si può e si deve uscire con coraggio, speranza e solidarietà”.

Subito dopo, l’alto prelato ha omaggiato e benedetto i tanti fedeli presenti toccando anche i temi attuali della famiglia e dell’immigrazione. Parolin ha posto l’accento proprio sul valore e l’importanza che la famiglia, uomo donna e bambino, deve ritornare ad avere all’intero della moderna società. Solo ridando speranza alle nuove generazioni si potrà preservare questo microcosmo fondamentale della civiltà attuale. Non poteva mancare l’invito ai fedeli cristiani di aiutare il prossimo non frapponendo altri interessi alla solidarietà.

“La famiglia – ha proseguito il segretario di Stato Vaticano – oggi si trova di fronte a molte sfide. Poi c’è la mancanza di desiderio di famiglia da parte dei giovani, soprattutto per le difficoltà cui si va incontro. A tal proposito il Sinodo vuole dare un messaggio di speranza di futuro. Sui migranti, nostri fratelli che sfuggono da guerre e violenza per cercare una vita migliore, mi auguro che non diventino un business. Come Chiesa, abbiamo l’obbligo di avere un cuore aperto che non metta in conto altri interessi”.

Parolin ha poi proseguito il suo viaggio alla volta di Campobasso, dove ha ricordato la storica visita di Papa Francesco in Molise il 5 luglio 2014.


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