Fondi europei in arrivo sul programma 2014-2020. Sono tanti. E ora più che mai, considerato il momento di difficoltà, bisogna non solo prenderli, ma anche indirizzarli nei settori giusti. Magari stringendo alleanze con quello che potrebbe essere un diretto concorrente nella caccia ai turisti. Sardegna e Corsica, ad esempio, potrebbero guadagnare di più stringendo intese tra loro senza farsi inutili guerre.
È uno dei temi emersi in occasione dell’incontro a Olbia tra autorità locali (soprattutto esperti di programmazione dei vari enti) e la delegazione del Parlamento europeo impegnata in una visita di tre giorni proprio tra Corsica e Sardegna.
Tra le due isole – è stato sottolineato – il patto può riguardare tesori e difficoltà comuni. Partendo dai problemi che riguardano i trasporti fino ad arrivare a progetti legati all’ambiente e alle riserve naturali da sfruttare anche in chiave turismo. Progetti da sviluppare, ma anche lavori in corso già avviati come quello del piano denominato In.Port.O. Obiettivo principale il rafforzamento del trasporto integrato merci-passeggeri tra il nord ovest della Sardegna e il sud ovest della Corsica. Tra gli eurodeputati italiani che fanno parte della delegazione c’è anche il sardo Giommaria Uggias e la campana Erminia Mazzoni.
“La Sardegna – ha spiegato Uggias – deve partire con il piede giusto aprendosi a imprese, mondo sindacale e a tutti gli attori che possono consentire di utilizzare queste opportunità. Anche se siamo già in ritardo rispetto alla tabella di marcia approntata dall’ex ministro Barca”.
Una visita che non deve assegnare pagelle e che non va considerata valutativa ai fini dell’ottenimento dei fondi: l’obiettivo è quello di consentire alla Commissione di farsi un quadro delle effettive esigenze e aspirazioni dei territori al fine di avere maggiori conoscenze quando si tratterà anche di decidere quanto dare e a chi. I temi al centro dei colloqui vanno dai fondi regionali ai progetti strategici marittimi e di cooperazione transfrontaliera nautica sino alle strategie macroregionali.
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